Quasi due italiani su tre sono disposti a usare meno il condizionatore per non aiutare Putin
Gli italiani sono disposti a ridurre l'uso del condizionatore o il riscaldamento dentro casa per dipendere meno dal gas russo. A dirlo è l'ultimo sondaggio di Euromedia Research, secondo cui il 65,3% della popolazione è d'accordo ad auto-limitarsi per non favorire Putin. D'altronde dalla stessa rilevazione emerge che il 60,2% degli intervistati è dalla parte dell'Ucraina, mentre solo il 17,1% dà ragione alla Russia. Percentuali simili si registrano sulle sanzioni contro Mosca, con il 60,3% favorevole e il 28% contrario.
Gli italiani si dividono invece sull'invio di nuove armi a Kiev: contrario il 45,7%, favorevole il 40,1%. Preoccupano moltissimo, quindi, i riflessi economici della guerra: il 66,7% ha paura di ciò che può significare la crescente inflazione, che ha portato il 55,6% della popolazione a ridurre i consumi nelle ultime settimane.
Nel sondaggio di Euromedia, poi, vengono sondate le intenzioni di voto. Il Pd risulta essere il primo partito italiano, con il 21,7% dei consensi, in crescita dello 0,1% rispetto all'ultima rilevazione dello scorso 22 marzo. I dem, però, sono tallonati da Fratelli d'Italia, che ad eventuali elezioni totalizzerebbe il 21,5%, risultando in crescita sempre dello 0,1%. Al terzo posto continua a perdere terreno la Lega, che scende sotto il 16% e arriva al 15,9% (in calo dello 0,4%).
Un gradino sotto c'è il Movimento 5 stelle, con il 12,3% e in discesa di uno 0,2% rispetto al precedente sondaggio. Al quinto posto, poi, rimane Forza Italia, in crescita dello 0,4% e a quota 8,5%. C'è quindi la federazione tra +Europa e Azione, che scende al 4,7%, in calo dello 0,1%. Tra i partiti minori, invece, è in forte crescita Italexit di Gianluigi Paragone, dato al 3,5%, con un progresso di un significativo 1,2%. Seguono Italia Viva al 2,3% (-0,2%), i Verdi al 2,1% (+0,1%), Mdp-Art 1 all'1,9% (+0,1%) e Sinistra Italiana all'1,5% (-0,1%).
Con questi numeri un eventuale centrodestra nuovamente unito (con FdI, Lega, FI e altri partiti minori) totalizzerebbe circa il 47% dei consensi. Invece il centrosinistra (unendo Pd, M5s, Mdp, Art.1, Verdi e Si) arriverebbe al 39,3%. L'area liberal-democratica, infine, varrebbe il 7%.