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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Quartapelle (Pd) a Fanpage: “Hamas è il male assoluto, ma sospendere aiuti a Gaza serve solo a rafforzarlo”

La deputata del Pd Lia Quartapelle ha commentato a Fanpage.it l’approvazione della risoluzione unitaria di Pd-M5s-Avs sull’attacco a Israele da parte di Hamas: “Se togliamo gli aiuti umanitari rafforziamo la posizione di Hamas”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Siamo tutti molto angosciati per le notizie che arrivano, l'ultima in ordine di tempo è la terribile notizia dei bambini decapitati nel Kibbutz di Kfar Aza, vicino al confine di Gaza. Parliamo di 40 bambini, alcuni anche molto piccoli. C'è un livello di violenza, di orrore che è molto oltre qualsiasi altra cosa sia stata vista fino ad ora, in qualsiasi parte del mondo. E questa forma di terrorismo è sconvolgente, da condannare senza se e senza ma. Hamas è il male assoluto, e bisogna reagire con decisione, compattamente", ha detto la deputata del Pd e vicepresidente della commissione Esteri Lia Quartapelle, contattata da Fanpage.it.

"Ora bisogna attendere i nuovi sviluppi, ma tra qualche giorno bisognerà anche partire dall'analisi degli errori che hanno portato a quest'esplosione. Sicuramente da parte dell'Europa e dell'Italia c'è stato un grande peccato di omissione: abbiamo sottovalutato la questione nazionale palestinese. C'è stata una somma di errori per cui stanno pagando oggi tantissime vittime innocenti".

Sono passate, con il parere favorevole del governo, tutte le risoluzioni alla Camera sull'attacco di Hamas a Israele, dopo una lunga trattativa tra i partiti. I testi presentati e votati alla fine sono stati quattro: quello unitario della maggioranza, quello di Pd-M5s e Avs, quello di Azione-Italia viva e infine quello di Più Europa. Le risoluzioni delle opposizioni presentano alcune sfumature, ma sono nella sostanza simili. Non è stato possibile arrivare però una posizione unanime di Montecitorio, come aveva auspicato il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento in Aula.

Il dato positivo è comunque che l'aula della Camera alla fine ha approvato quasi all'unanimità tutte le risoluzioni presentate oggi sulla crisi in Medio Oriente, nell'ambito delle comunicazioni rese dal titolare della Farnesina. L'unica eccezione è rappresentata da una premessa contenuta al punto 5 del testo unitario depositato da Pd, M5S e Avs, che aveva ricevuto parere negativo dall'esecutivo e che è stato votato a parte dall'assemblea, risultando poi respinto.

Non è stato possibile arrivare a un testo unitario perché, ha spiegato la deputata Lia Quartapelle (Pd) a Fanpage.it, il primo punto della risoluzione proposta dal centrodestra "ricalcava le affermazioni del commissario europeo ungherese Oliver Várhelyi", che ieri aveva annunciato su X che la Commissione Ue avrebbe sospeso tutti gli aiuti ai palestinesi, l'intero portafoglio per lo sviluppo – in totale 681 milioni di euro – "adombrando in qualche modo la possibilità che gli aiuti erogati fino ad ora siano andati ad Hamas".

Quindi la Commissione Ue è stata costretta ad aggiustare il tiro, spiegando che è in corso una "valutazione" dei fondi europei destinati ai territori palestinesi, e che gli aiuti umanitari verranno forniti fino a quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno. Le principali frizioni tra maggioranza e opposizione oggi si sono registrate proprio sul tema degli aiuti, perché al primo punto nella risoluzione del centrodestra "il governo ha ripreso il pasticcio fatto ieri dal commissario ungherese, facendo supporre che fino ad ora gli aiuti economici siano serviti a finanziare l'organizzazione terroristica, cosa che la Commissione ha smentito", ha detto la deputata dem.

"Questo non è che primo capitolo di una vicenda che può essere molto sanguinosa e molto destabilizzante – ha aggiunto – Tornano alla ribalta alcune questioni. Prima fra tutte la questione nazionale palestinese. Si era pensato di risolverla con gli accordi di Abramo, e di fatto dividendo Cisgiordania da Gaza. La seconda questione è il ruolo regionale dell'Iran. L'amministrazione Trump, ma anche i governi israeliani, hanno ritenuto che con gli accordi di Abramo Teheran potesse essere messa in un angolo, e potesse essere resa inoffensiva. La terza questione, è che si pensava il Medio Oriente come una zona di conflitto a bassa intensità. I fatti ci dimostrano che si trattava di una valutazione sbagliata. In questo quadro, noi che siamo una media potenza mediterranea dobbiamo prenderci delle responsabilità, soprattutto di analisi del contesto e di proposta. L'Italia può e deve svolgere un ruolo di leadership, perché abbiamo molti rapporti, dal Libano e all'Egitto, e perché qualsiasi problema nel Mediterraneo riguarda da vicino il nostro Paese".

L'attacco di Hamas è un attacco all'Occidente?

"Le ragioni della violenza di Hamas sono note: nello statuto di Hamas c'è scritto che Israele deve scomparire, questo è quello che ha spinto i terroristi delle brigate Al Kassam. Non sono i terroristi dell'Isis che attaccano Parigi perché odiano l'Occidente. Però, visto che Israele è un pezzo di Occidente nel Medio Oriente, se Israele è sotto attacco è un problema per tutto l'Occidente", ha spiegato Quartapelle.

Cosa dice la risoluzione di Pd-M5s e Avs

Le risoluzioni delle opposizioni presentano alcune sfumature, ma sono nella sostanza simili. Azione e Iv chiedono nel loro testo di "garantire ad Israele il diritto di esistere e difendersi nel rispetto del diritto internazionale umanitario". Mentre Più Europa chiede di "cooperare per il disarmo e la disarticolazione dell'organizzazione terroristica di Hamas".

La Camera ha dato quindi l'ok, con 303 voti, alla risoluzione presentata da Pd-M5S-Avs. Il testo impegna il governo ad attivarsi "immediatamente affinché l'Italia partecipi e sostenga ogni iniziativa sia in seno all'Ue che, insieme ai nostri alleati e alle organizzazioni internazionali, che consenta di giungere alla liberazione di tutti gli ostaggi, di evitare l'escalation militare, di proteggere le popolazioni civili e garantire ad Israele il diritto a esistere e a difendersi" e a mettere in campo "ogni sforzo per ricostruire un processo di pace" sulla base dello spirito degli Accordi di Oslo, per l'obiettivo dei ‘due popoli e due Stati'. Manca una parte della risoluzione che si concentrava sull'insediamento dei coloni in Cisgiordania, che è stata votata a parte ed è stata respinta con 122 sì e 172 no.

"Noi oggi con il nostro testo abbiamo voluto sottolineare che per difendere l'esistenza stessa dello Stato di Israele non basta la solidarietà, servirà tanta politica", ha spiegato Quartapelle a Fanpage.it. "La politica principale deve essere quella di isolare Hamas dentro il mondo arabo: da un lato quindi serve un'iniziativa diplomatica con i Paesi della Regione, e dall'altra parte abbiamo sottolineato l'importanza degli aiuti umanitari, che non vanno sospesi. Se togliamo gli aiuti umanitari rafforziamo la posizione di Hamas tra la popolazione palestinese. Sono tanti i palestinesi che non si riconoscono in Hamas".

La maggioranza ha recepito quasi per intero la risoluzione di Pd-M5s e Avs, tranne il punto 5 delle premesse, in cui si diceva il processo di pace "negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali da entrambe le parti, come i continui attacchi missilistici provenienti da Gaza e l'allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal Governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania". "Questo la maggioranza non ha voluto votarlo perché non hanno voluto contraddire la politica delle colonie di Netanyahu. Ma è un errore, perché la politica degli insediamenti, insieme ai lanci di missili da Gaza, ha minato la fiducia reciproca necessaria per proseguire lungo la strada di Oslo", ha detto Quartapelle.

Cosa dice la risoluzione della maggioranza

L'Aula della Camera ha approvato con 299 sì la risoluzione di maggioranza che impegna il governo ad "evitare che arrivino fondi ad Hamas – attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati – che siano utilizzati per finanziare attacchi terroristici e incitare all'odio verso Israele". Il testo, firmato dai capigruppo Foti, Barelli, Molinari, Lupi, chiede un impegno dell'esecutivo anche a "sviluppare un'azione diplomatica con i principali partner e attori regionali per evitare l'escalation del conflitto".

"Dalla discussione di oggi, mi aspettavo qualcosa di più dal governo, che si impegnasse a creare unità tra tutte le forze politiche, e che presentasse un quadro politico più definito, individuando l'interesse nazionale, come aveva ben fatto il ministro Tajani nelle dichiarazioni dei giorni scorsi. Mi è sembrato invece che il testo presentato dai partiti del centrodestra in Parlamento non fosse all'altezza della sfida che il nostro Paese, l'Europa e il Mondo devono affrontare. Speriamo che nei prossimi momenti di confronto si possa arrivare a una maggiore unità d'intenti", ha commentato Quartapelle.

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