Quarta dose vaccino, Speranza: “Non serve screening anticorpale prima della somministrazione”
Il ministro della Salute Speranza al question time al Senato ha ribadito di aver chiesto agli altri Paesi europei di arrivare a un'unica strategia sullaquarta dose di vaccino. "I numeri della campagna italiana ci collocano tra i primi Paesi nel mondo. Siamo giunti al 91,37% di prime dosi e oltre 38 milioni di italiani hanno fatto anche il booster, e questi numeri ci hanno consentito di evitare chiusure. È aperta una discussione sulla quarta dose, alcuni paesi Ue hanno dato indicazioni: la Germania ha dato un'indicazione di quarta dose sopra i 70 anni, in Francia è stata indicata per gli over 80, agli over75 in Gran Bretagna e agli over50 in Usa. Martedì ho chiesto ai miei colleghi europei di non procedere in ordine sparso ma di valutare un solo orientamento da tenere in tutti i Paesi, sulla base dell'evidenza scientifica. Alla mia proposta hanno risposto positivamente".
Per il membro del governo l'obiettivo europeo sulla quarta dose dei vaccini è "arrivare entro sette giorni ad una proposta unitaria su questa materia", sentiti Ecdc ed Ema, aggiungendo che "queste scelte non sono di natura politica ma di natura scientifica".
In Senato lo scorso 7 gennaio è stato approvato un odg, con parere favorevole del governo, che sollecitava la necessità di effettuare uno screening prima di sottoporsi alla quarta dose, per valutare se il soggetto ha già un suo patrimionio anticorpale immunizzante. Anche su questo ha risposto Speranza: "Il nostro Cts ha più volte detto che non è sufficiente il titolo anticorpale per valutare la risposta immunitaria di una singola persona, sarà un tema su cui dovremo ancora consultarci con la nostra comunità scientifica".