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Quarantena con terza dose per positivi e contatti stretti: le regole aggiornate a ottobre 2022

Dal 1 aprile 2022 è abolita la quarantena per contatti stretti di positivi: resta il regime di autosorveglianza e l’obbligo della mascherina FFP2 nei 10 giorni successivi al contatto. Dovrà rimanere isolato in casa solo chi ha contratto il virus. Ecco cosa dicono attualmente le regole a riguardo.
A cura di Annalisa Girardi
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Cosa fare se contraggo il virus dopo la terza dose? E se ho un contatto con un positivo? Con il decreto pubblicato lo scorso marzo dal governo al superamento dello stato di emergenza, e come si legge anche tra le Faq di Palazzo Chigi, si è deciso di eliminare la quarantena per tutti, indipendentemente dal proprio status vaccinale. Anche per chi non è vaccinato contro il Covid e chi lo è da oltre 4 mesi, viene ora meno la quarantena. Vediamo quindi quali sono le differenze tra quarantena, isolamento e autosorveglianza, come funzionano, e quando serve il tampone.

Isolamento con dose di vaccino booster per positivi asintomatici

Per chi ha ricevuto la terza dose booster e ha contratto il Covid l'isolamento dura 5 giorni e per uscirne è necessario risultare negativi al tampone. Nel sito del ministero della Salute si legge:

Per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d’isolamento.

Isolamento per positivi con terza dose sintomatici

Nel caso di sintomi, però, la situazione cambia. L'ultimo riferimento normativo è la circolare dello scorso 31 agosto. Per chi ha avuto sintomi bisogna aspettare almeno due giorni da asintomatici prima di poter fare il tampone. Si può rientrare quindi nel periodo dei cinque giorni se si sono trascorsi solo i primi tre da sintomatici: altrimenti in ogni caso il tampone si potrà fare una volta trascorsi due giorni senza sintomi. Nella circolare si legge anche:

In caso di positività persistente, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test.

Le regole per i contatti stretti con positivi: autosorveglianza e mascherine FFP2

Questo per quanto riguarda i positivi. Per i contatti stretti, indipendentemente che siano vaccinati con zero, due o tre dosi, non è più obbligatoria la quarantena. Basterà osservare un regime di autosorveglianza per 10 giorni, indossando sempre la mascherina Ffp2. Chiaramente, se dovessero insorgere dei sintomi, bisognerà comunque sottoporsi a tampone.

Si può uscire di casa durante l'autosorveglianza?

Quindi sì, si può uscire di casa durante il regime dell'autosorveglianza. La regola, oltre a monitorare il proprio stato di salute, richiede di indossare la mascherina Ffp2 in ogni occasione per 10 giorni. Ecco cosa precisa il governo tra le Faq:

A tutte queste categorie di persone si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al soggetto positivo al COVID-19 (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Nel caso in cui il test sia effettuato presso centri privati abilitati, è necessario trasmettere alla Asl il referto negativo, anche con modalità elettroniche, per determinare la cessazione del periodo di auto-sorveglianza.

Chi deve fare il tampone e quando

Nel sito del governo si specifica anche quando è necessario fare il tampone. Per chi è in regime di autosorveglianza non è necessario effettuare un tampone al termine dei 10 giorni se non si sono mai sviluppati sintomi: al contrario, è necessario sottoporsi al test alla comparsa della sintomatologia connessa al Covid, oppure, se ancora sintomatici, al quinto giorno. Sono validi sia i tamponi antigenici che quelli rapidi per certificare la positività (e poi, la negativizzazione), che possono essere effettuati anche in farmacia. Per i positivi abbiamo già visto le regole su quando fare il tampone di fine isolamento: ricordiamo ancora una volta che questo finisce dopo 14 giorni anche in caso di persistente tampone positivo.

Quarantena, autosorveglianza e isolamento: quali sono le differenze

Non esiste quindi più la quarantena, il regime per cui nelle prime ondate, dopo un contatto con una persona positiva, venivano vietati gli spostamenti e i contatti con le altre persone per monitorare l'eventuale insorgenza di sintomi e scongiurare che il virus si potesse diffondere ulteriormente. In questa nuova fase, con un'elevatissima percentuale di popolazione vaccinata, il governo ha deciso di eliminare la quarantena. Al suo posto si applica l'autosorveglianza, che dura 10 giorni: non sono vietati gli spostamenti e i contatti con le altre persone, ma si deve prestare particolare attenzione alle proprie condizioni di salute e, nel caso si iniziassero a manifestare sintomi, bisognerà testarsi per accertare di essere o meo positivi. L'isolamento, che resta come è sempre stato fino a questo momento, riguarda invece i positivi accertati.

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