video suggerito
video suggerito

Quanto vale la quattordicesima nello stipendio e come la useranno gli italiani

La quattordicesima arriverà nelle prossime settimane e porterà circa 14 miliardi di euro in più nelle tasche di 10 milioni di lavoratori in Italia. Per Confesercenti e Ipsos, circa la metà si tradurranno in nuovi consumi, soprattutto per vacanze e shopping. Il resto andrà in spese obbligate e risparmi.
A cura di Luca Pons
118 CONDIVISIONI
Immagine

Come sempre, nel periodo tra la metà di giugno e l'inizio di luglio i lavoratori dipendenti a cui spetta la quattordicesima se la troveranno nelle buste paga. Si tratta di circa 10 milioni di persone in Italia, che riceveranno sostanzialmente una mensilità in più per un ‘extra' complessivo da 14 miliardi di euro.

Secondo Confesercenti, che ha condotto un sondaggio con Ipsos, di questa cifra poco meno della metà – 6,8 miliardi di euro – si tradurrà in un aumento dei consumi delle famiglie, mentre il resto andrà in spese obbligate, debiti in sospeso oppure sarà messo da parte, considerando che il forte tasso di inflazione degli ultimi mesi ha ridotto il potere d'acquisto dei risparmi in banca. La quattordicesima "potrebbe dare un'accelerazione importante dopo una primavera ’fredda’ per i consumi, a causa della corsa dei prezzi e dell'aumento del peso delle spese obbligate sui budget familiari", ha affermato Confesercenti.

Il sondaggio ha rilevato, comunque, che nei prossimi mesi ci si può aspettare un surplus di 6,8 miliardi di euro nei consumi. La maggioranza degli italiani intervistati che intendono spendere questo bonus – il il 51% – ha detto che lo dedicherà alle vacanze estive. Per Confesercenti, questo significa un influsso di 3,7 miliardi di euro nel settore, ora che si sta avvicinando l'alta stagione.

Il secondo utilizzo più diffuso per chi spenderà lo stipendio extra in consumi è quello che guarda allo shopping: dovrebbero essere 1,8 miliardi di euro, nel complesso, che saranno riversati nei saldi estivi. Un altro 18%, pari a 1,3 miliardi di euro di stipendio, dedicherà la somma invece all'acquisto di altri prodotti.

C'è però una parte importante di quei 14 miliardi complessivi (circa 4,7 miliardi di euro) che sarà usata per pagare le spese obbligate oppure i debiti rimasti in sospeso. Circa 1,5 miliardi di euro andranno verso i debiti, poco più di un miliardo a mutui e finanziamenti. Non è un caso che questo aspetto della spesa sia aumentato rispetto all'anno scorso, vista la crescita dei tassi d'interesse.

Poco più di un miliardo di euro a testa andranno anche a due settori a metà tra le spese obbligate e lo svago. Da una parte i centri estivi e le vacanze studio per i figli, dall'altra  invece le spese che sono legate alla sanità o comunque alla propria salute.

Infine, c'è il risparmio. Come detto, l'inflazione negli ultimi ha fortemente ridotto il potere d'acquisto delle famiglie e eroso i risparmi messi da parte. Tuttavia solo il 21% degli intervistati (uno su cinque) vuole mettere da parte tutta la quattordicesima o una parte. Per Confesercenti, questo significa circa 1,5 miliardi di euro. Il 12%, per circa 870 milioni di euro, guarderà invece alla possibilità di investire i soldi.

118 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views