Quanto spende una famiglia in un anno per benzina e bollette
L'anno scorso, nel 2023, una famiglia-tipo in Italia ha speso 4.008 euro per l'energia. Una cifra che comprende soprattutto il carburante per i trasporti e le bollette di elettricità e metano. E che è decisamente scesa rispetto all'anno precedente: nel 2022 la stessa famiglia aveva pagato circa 3mila euro, quindi il 20% in più. Il calo è stato dovuto soprattutto al passare della crisi energetica che aveva fatto schizzare i costi delle bollette: 576 euro in più per il gas e 445 euro in più per la luce. La benzina, invece, era costata sostanzialmente uguale (15 euro in meno in tutto l'anno).
Come detto, si parla di una famiglia-tipo, ovvero un nucleo familiare composto da quattro persone, che usa 1.400 metri cubi di gas all'anno per riscaldamento, acqua calda e cucinare, consuma 2.700 kilowattora di elettricità e fa circa 15mila chilometri all'anno con la propria auto, comprando circa mille litri di carburante. In più, la famiglia-tipo in questione vive nella zona climatica E (dove c'è il 47% delle case abitate stabilmente nel Paese), che copre la maggior parte di Piemonte e Lombardia e si allarga all'Emilia Romagna, fino alla zona degli Appennini che include territori di Lazio, Campania e anche Basilicata, tra le altre.
Chi vive in condizioni diverse potrebbe non ritrovarsi esattamente in queste cifre. D'altra parte, esistono famiglie composte da una sola persona, oppure due, o anche sei o sette. E anche le abitudini dei consumi energetici possono essere molto varie, legate ad esempio al clima del posto in cui si vive. Ma lo scopo del calcolo medio che il ministero dell'Ambiente ha pubblicato con la nuova Relazione sulla situazione energetica nazionale è misurare come cambia nel tempo il costo dell'energia, tra le altre cose. Il primo dato, il più evidente, è quello che nel 2023 la situazione è decisamente migliorata rispetto all'anno prima.
Per quanto riguarda le spese, quasi la metà dei soldi usati per l'energia (il 46%) è dovuto ai carburanti per il trasporto. Il resto si divide tra gas (33% del totale) e luce (22%). All'interno di questi pagamenti, il 2% (81 euro) è andato alla promozione della sostenibilità, che si finanzia con parte degli oneri in bolletta.
Sulle bollette, il confronto tra il 2023 e il 2022 mostra l'effetto delle misure attuate dai governi di fronte alla crisi energetica. Ad esempio, gli oneri di sistema: la famiglia-tipo nel 2021 aveva pagato 64 euro di oneri per la luce, nel 2022 non ha pagato nulla perché è arrivata la decisione di azzerarli per abbassare il costo delle fatture, e nel 2023 solo 52 euro perché gli oneri sono rimasti a zero per i primi tre mesi dell'anno.
Per il gas, gli oneri sono stati nulli sia nel 2022 che nel 2023. Il gas, peraltro, è la spesa che è più influenzata dal luogo in cui si vive, sopratutto per le temperature che regolano la necessità di usare misure per riscaldare o raffreddare la casa. Una famiglia che abita nella zona climatica E consuma circa 1.100 metri cubi di metano per riscaldarsi, contro i 700 metri cubi utilizzati dalla stessa famiglia a Roma e i 300 metri cubi a Palermo.
Anche la spesa per la benzina o altri carburanti dipende moltissimo dalle necessità e dalle abitudini della singola famiglia. Nel 2023, il costo della benzina si è alzato leggermente rispetto al 2022, mentre quello di Gpl e gasolio si è abbassato di poco. Il prezzo del metano è sceso parecchio, e lo stesso vale per le ricariche elettriche. Su queste ultime, però, si apre un'ulteriore parentesi: infatti il prezzo può variare moltissimo non solo in base al fornitore e al tipo di ricarica, ma anche se l'autista usa la ricarica a casa (più economica) o le colonnine pubbliche.