Quanto prendono gli scrutatori e i presidenti di seggio alle elezioni 2024, compensi in aumento
Alle elezioni comunali, regionali ed europee del 2024, chi fa il presidente di seggio o lo scrutatore avrà un compenso leggermente più alto che in passato. È una decisione presa dal governo Meloni, che nel suo decreto Election Day non ha solo fissato la data delle europee e alzato il numero di mandati per i sindaci dei piccoli Comuni, ma anche stabilito un aumento per il personale dei seggi: 156 euro per gli scrutatori e 195 euro per i presidenti.
Lo ha spiegato, in conferenza stampa, direttamente il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: "È previsto un incremento del gettone di presenza per il personale ai seggi". Il motivo è che negli ultimi anni un numero sempre più alto di persone si è dimostrato disinteressato a svolgere questi ruoli: la richiesta di partecipare alle attività preparatorie, restare tutto il giorno al seggio e poi effettuare gli scrutini ha incontrato sempre più ‘no' da parte dei cittadini: "Stiamo registrando negli anni una scarsa attrattività di questa funzione e una sempre minore partecipazione", ha detto Piantedosi.
Così, il decreto del governo ha stabilito che per tutte le elezioni – sia le europee di sabato 8 e domenica 9 giugno, che saranno in contemporanea con le amministrative, sia gli altri appuntamenti elettorali – i compensi del personale ai seggi saranno aumentati del 30%. Così, gli scrutatori prenderanno 156 euro come gettone di presenza per la loro attività, invece dei 120 fissati fino all'anno scorso. I presidenti di seggio, che hanno responsabilità maggiori, passeranno a 195 euro di gettone invece dei precedenti 150.
Nel complesso, le elezioni costeranno allo Stato 27,7 milioni di euro. Di questi, oltre la metà saranno dedicati ai gettoni di presenza, mentre il resto andrà nei costi organizzativi e burocratici.
Quando saranno aperti i seggi: gli orari
Per chi sarà coinvolto, gli orari sono già definiti. Per le elezioni che si svolgeranno di domenica e lunedì, i seggi apriranno domenica alle ore 7 e chiuderanno alle ore 23. Riapriranno poi lunedì alle ore 7, per chiudere definitivamente alle 15 e lasciare spazio alle operazioni di scrutinio.
Invece per le elezioni europee e per le amministrative si voterà di sabato (per la prima volta dal 2009) e anche di domenica. Gli orari saranno: sabato dalle ore 15 alle ore 23, e domenica dalle ore 7 alle ore 15. In questo caso, quindi, gli scrutini saranno effettuati a partire dal pomeriggio di domenica, e in alcuni casi potrebbero proseguire anche nei giorni successivi, trattandosi di più elezioni svolte in contemporanea.