Quanto guadagnerà Luigi Di Maio da inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persico
Manca ancora l'ufficialità, ma non sembrano esserci dubbi sul fatto che Luigi Di Maio sarà l'inviato speciale individuato dall'Unione europea per il Golfo Persico. L'ex ministro degli Esteri verrà indicato a breve dall'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, nonostante le critiche arrivate – in un paradosso tutto italiano – più dall'interno che dall'esterno. Da giorni, infatti, la Lega protesta per la nomina di Di Maio. E oggi è arrivato anche il commento del suo ex capo politico, Giuseppe Conte, con cui evidentemente non corre buon sangue dai tempi della scissione: "Alla persona Di Maio auguriamo buon lavoro – ha detto il leader del Movimento 5 Stelle – Suo malgrado è diventato la metafora della logica perversa del potere".
L'ex parlamentare, già ministro in diversi governi, riceverà uno stipendio d'oro, rivelato qualche giorno fa dall'eurodeputato della Lega Marco Zanni: "Si desume che la retribuzione per tale ruolo potrebbe corrispondere a quella di un AD14-15", ha spiegato l'europarlamentare del Carroccio facendo riferimento a una precedente interrogazione. Scorrendo il tabellario Ue per la posizione che verrà ricoperta da Di Maio, si legge che l'ex ministro degli Esteri riceverà uno stipendio minimo di 13mila euro al mese, che potrebbe salire fino ai 16mila in caso di trasferimenti all'estero.
"Luigi Di Maio durante il suo mandato come titolare della Farnesina ha creato in maniera ripetuta incidenti diplomatici con alcuni Paesi parte del Golfo Persico – ha accusato poi Zanni – non capisco come possa svolgere un ruolo cruciale di mediazione e diplomazia in una zona instabile e dai fragili equilibri geopolitici".
Di Maio godrà anche dello status di diplomatico, avrà il passaporto e l'immunità. L'incarico durerà in tutto per 21 mesi, dal primo giugno al 28 febbraio del 2025. Dallo staff di Borrell al momento non confermano l'incarico e di tempo ancora ce n'è. Ma l'ufficialità della nomina di Di Maio a inviato speciale sembra ormai una formalità.