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Quanto costerebbe al governo rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale?

Il governo vuole rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale. Ma è una misura che costa tantissimo, oltre 10 miliardi all’anno, e al momento queste risorse non ci sono.
A cura di Annalisa Girardi
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Il taglio del cuneo fiscale è una delle misure principali nel decreto Lavoro del governo. Si tratta di un intervento importante, ma temporaneo: lo sconto sulle tasse in busta paga durerà infatti solamente da luglio a dicembre. In realtà dal ministero dell'Economia mettono in chiaro di voler rendere il taglio strutturale per ridurre la pressione fiscale sugli stipendi e alzare gli importi che i dipendenti, specialmente quelli che percepiscono i redditi più bassi, trovano a fine mese in busta paga. Il problema, però, riguarda sempre le coperture: servirebbero oltre 10 miliardi di euro all'anno.

Tagliare il cuneo fiscale a livello strutturale costa, tanto. E questi soldi al momento non ci sono. Nel Documento di economia e finanza il governo ha approvato uno scostamento di bilancio da tre miliardi e mezzo per poter prorogare e rafforzare la misura (già introdotta dal governo Draghi e confermata nell'ultima legge di Bilancio) fino a dicembre. Sommando gli interventi, si arriva a un taglio di sette punti complessivi per i redditi sotto i 25 mila euro (altri quattro punti sui tre già previsti) e di sei punti per quelli tra i 25 mila e i 35 mila.

Se nella prossima manovra il governo volesse intervenire allo stesso modo anche per il 2024, dovrebbe trovare oltre dieci miliardi di euro. Al momento non è chiaro dove si andrebbero a ripescare queste risorse. Il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in un'intervista con Fanpage.it ha suggerito di reperire i fondi necessari  attraverso la tassazione degli extra profitti delle multinazionali, una possibilità su cui insiste anche parte dell'opposizione. Non è ancora chiaro, però, quale sia la strategia individuata dal governo per poter ripetere la misura anche nei prossimi anni e tenere sotto controllo i conti pubblici.

Al momento il taglio del cuneo fiscale riguarda i redditi medio-bassi, sotto i 35 mila euro. Gli effetti del decreto del primo maggio si vedranno da luglio: il risparmio in busta paga, per alcune fasce, dovrebbe arrivare fino a quasi 100 euro. Per i dipendenti pubblici l'aumento è previsto tra i 48 e i 65 euro.

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