Quanti migranti sono arrivati in Italia nel 2022 e perché il numero è destinato ad aumentare
Nel 2022 sono arrivati in Italia 105.131 migranti irregolari dal Mediterraneo. Per un totale di 2.539 sbarchi in un anno, praticamente sette al giorno. Il dato è stato diffuso dalla Polizia di Stato, che spiega come la pressione migratoria irregolare via mare – in costante diminuzione dal 2017 al 2019 – abbia invertito la tendenza dal 2020 al 2022, facendo registrare un significativo aumento. Basta guardare i dati del 2022 e confrontarli con quelli del 2021: l'aumento è del 55,80%. Due anni fa arrivarono 67.477 migranti con 1.718 sbarchi. Quanto ai periodi dell'anno, invece, nel 2022 il picco massimo di sbarchi si è registrato ad agosto, con 16.816 approdati in Italia. Era tempo di campagna elettorale, con l'attuale ministro Salvini che andava a fare i blitz a Lampedusa.
L'emergenza, da allora, non si è minimamente placata. Anzi. Scorrendo i dati del cruscotto aggiornato quotidianamente sul sito del Viminale, viene fuori che a marzo sono arrivati 13.216 migranti, contro i 1.358 del 2022. Ad oggi nel 2023 sono sbarcati in Italia 31.292 migranti, nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 7.928. Insomma, la prospettiva è tutt'altro che confortante, soprattutto nell'ottica di una crescente instabilità in Nordafrica e in vista dell'estate: il meteo favorevole ha mostrato, nel giorno di Pasqua, quante persone ci siano pronte a partire e rischiare la vita per raggiungere l'Europa.
Il governo – dopo il flop dei decreti Cutro e Piantedosi – ha dichiarato lo stato di emergenza per i prossimi sei mesi, in modo da poter espellere più rapidamente i migranti dall'Italia. L'ondata di sbarchi era prevedibile, così come era difficile pensare che i trafficanti si sarebbero fatti spaventare dalle nuove pene approvate dal governo Meloni. E in effetti così non è stato. I territori più in difficoltà sono ovviamente quelli del Sud Italia: nel 2022 la stragrande maggioranza degli sbarchi è avvenuta in Sicilia (79.016) e Calabria (18.100). Poi ci sono Puglia (4.908), Sardegna (2.103), Campania (641), Toscana (250) ed Emilia Romagna (113).