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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Quante truffe ci sono state sul Reddito di cittadinanza e quanto sono costate

Le inchieste su truffe legate al Reddito di cittadinanza finora hanno portato a oltre 62mila indagati, per una somma complessiva di 665 milioni di euro. In alcuni casi sarebbero state coinvolte anche organizzazioni criminali. Nel complesso con il Rdc lo Stato ha erogato più di 34,5 miliardi di euro, aiutando 1,1 milioni di famiglie.
A cura di Luca Pons
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Il Reddito di cittadinanza, cancellato dal governo Meloni a partire dal 31 dicembre 2023, negli anni in cui è stato in vigore (dalla metà del 2019) ha aiutato più di 1,1 milioni di famiglie, spendendo 34,5 miliardi di euro per erogare un assegno medio da 540,38 euro al mese. La misura è servita per contrastare la povertà e limitare gli effetti negativi del Covid-19, ma ci sono stati anche casi di presunte truffe ai danni dello Stato, cioè di chi si sarebbe appropriato dei soldi in modo illegale. La Guardia di finanza finora avrebbe individuato oltre 62mila persone, indagate per aver sottratto allo Stato 665 milioni di euro.

È un numero indicativo e non completo. Infatti si parla solo dei casi emersi finora, e che sono allo stato di indagine (quindi senza condanne). È possibile che chi oggi è indagato venga assolto, ma allo stesso modo è probabile che le forze di polizia continuando a indagare faranno emergere altri casi sospetti, dato che le inchieste continuano.

È stato il Corriere della Sera a riportare i dati. La Guardia di finanza ha portato avanti controlli incrociati su tutto il territorio nazionale per individuare le persone che, considerando una serie di possibili ‘campanelli d'allarme', potevano aver ricevuto il Rdc anche se non ne avevano diritto.

In questo modo, segnalando poi le anomalie ai vari reparti territoriali, sono arrivati 75.910 interventi (numero aggiornato al novembre 2024) per un totale di 60.111 che si sono poi effettivamente rivelati sospetti. Il numero preciso di persone indagate è di 62.215 persone. E la somma che avrebbero incassato, come detto, è di circa 665 milioni di euro. In media, poco meno di 11mila euro a testa.

In alcuni casi ci sarebbero stati non singoli tentativi di ottenere i soldi illegalmente, ma veri e propri sistemi organizzati (con la collaborazione di Caf e patronati per falsificare i dati) per far arrivare il denaro a numerose persone che non ne avevano il diritto. Le indagini si rivelano particolarmente complicate quando i beneficiari sono nel frattempo andati all'estero, e quindi pensare di portare avanti un processo nei loro confronti diventa quasi impossibile.

Aveva fatto particolarmente notizia una truffa emersa nel 2021, che coinvolgeva 9mila persone tra Milano, Cremona e Novara per un totale incassato di 20 milioni di euro che sarebbe potuto salire fino a 60 milioni senza un intervento degli inquirenti. L'organizzazione faceva capo a sedici persone, arrestate, che avrebbero gestito il sistema per creare codici fiscali, presentare le richieste e poi incassare i soldi.

C'è poi un capitolo a parte che riguarda coloro che hanno fatto domanda e ottenuto i soldi nonostante non rispettassero un requisito in particolare: la residenza in Italia da almeno dieci anni. Questo requisito, infatti, è stato dichiarato discriminatorio dalla Corte di giustizia dell'Ue a luglio dello scorso anno. Perciò da una parte l'Italia potrebbe subire i ricorsi di chi si era visto respinta la richiesta sulla base della residenza; dall'altra, chi ha avuto i soldi non rispettando questo requisito non può essere indagato ed eventualmente condannato, proprio perché non era un requisito legittimo.

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