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Sanità, quante sono le Case di comunità attive in Italia e dove si trovano: i dati di Agenas e la tabella

Le Case di comunità sono sono il fulcro della riforma dell’assistenza sanitaria territoriale avviata con i fondi del Pnrr. Rispetto alle complessive 1717 programmate, a dicembre 2024 risultavano attive 485 Case di comunità con almeno un servizio attivo dalle Asl e dalle Regioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le Case di comunità sono il fulcro della riforma dell’assistenza sanitaria territoriale avviata con i fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi presidi territoriali che dovrebbero offrire diversi servizi sanitari, sociosanitari e sociali, previsti appunto dal Pnrr, sono anche alla base della riforma dei medici di famiglia, su cui sta lavorando in questi mesi il governo.

La riforma di cui si discute punta a trasformare i medici di base, attualmente professionisti convenzionati con il Sistema sanitario nazionale, in dipendenti a tutti gli effetti del Ssn. La necessità di questo cambiamento dell'inquadramento contrattuale è legato a filo doppio alle Case di comunità, per le quali al momento non ci sarebbero medici a sufficienza. Il personale medico ed infermieristico dovrebbe essere invece a disposizione per l'utenza 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20, a rotazione.

Il Pnrr ha stanziato 2 miliardi di euro per potenziare la prevenzione sanitaria in Italia, prevedendo l'apertura di 1.419 Case di comunità, come target entro il 2026. Ma secondo il monitoraggio dell'Osservatorio sul Recovery Plan (progetto per il monitoraggio del Pnrr promosso dal Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata e da Promo PA Fondazione). al 30 giugno 2024, ne risultavano attivate solo 413, concentrate in poche Regioni, come Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre in dieci regioni, tra cui Lazio e Puglia, non ne risultava nemmeno una operativa. Sull'ampliamento dell'offerta era intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, che in Aula durante un question time aveva assicurato che "Entro il 2026 saranno pronte le nuove strutture territoriali necessarie per il rafforzamento dell’assistenza sul territorio che proprio durante la pandemia ha mostrato il lato vulnerabile del servizio sanitario", annunciando l'apertura dei cantieri per il 70% delle strutture.

I nuovi dati di Agenas sulle Case della comunità attive sul territorio nazionale

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Ora Agenas ha diffuso i dati aggiornati sulle Case della comunità attive sul territorio nazionale con almeno un servizio, a partire dal monitoraggio del secondo semestre 2024 sull'attuazione del Decreto del Ministero della salute 23 maggio 2022 n. 77 (‘Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale' da parte delle Regioni e Province Autonome).

Al 20 dicembre 2024, rispetto alle complessive 1717, sono dichiarate con almeno un servizio attivo dalle Asl e dalle Regioni 485 Case della comunità (CdC).

Il DM77/2022 prevede una presenza medica pari a 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana nelle CdC hub e 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana per le CdC spoke. La presenza infermieristica è prevista per 12 ore al giorno per 7 giorni a settimana nelle CdC hub e 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana per le CdC spoke. La presenza medica, chiarisce Agenas, è definita come disponibilità di un servizio di assistenza medica aperto a tutti gli utenti indipendentemente dall'iscrizione ad un determinato medico, senza necessità di prenotazione tipo ex guardia medica/continuità assistenziale. Questo servizio può essere erogato da un medico del ruolo unico di assistenza primaria durante l'attività su base oraria o da un altro medico specificatamente dedicato.

Le Case di comunità con tutti i servizi obbligatori attivi e con la presenza medica e infermieristica sono 46, mentre sono 118 quelle con tutti i servizi obbligatori ma senza la presenza di medici e infermieri. Gli Ospedali di comunità con almeno un servizio attivo sono invece circa 124, su un totale di 568 strutture previste. E sono invece 642 le Centrali operative territoriali (Cot) attive e funzionanti su 650 programmate.

Quante sono le Case di comunità attive Regione per Regione

Delle 485 Case di comunità con almeno un servizio attivo a fine 2024, 138 si trovan  in Lombardia, 125 in Emilia Romagna e poi a seguire 62 in Veneto, 42 in Toscana, 39 nel Lazio, 28 in Piemonte, 16 nelle Marche, 11 in Liguria. In tutte le altre Regioni sono meno di 10 le Case di comunità che risultano con almeno un servizio attivo. Ne sono del tutto prive Campania, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, le Province Autonome di Trento e Bolzano, la Valle d'Aosta.

Sempre a livello regionale è l'Emilia-Romagna la Regione con il maggior numero di Case di Comunità con tutti servizi obbligatori dichiarati attivi, compresa la presenza di medici e infermieri: risultano 13 strutture attive; al secondo posto si piazza la Lombardia con 10 Case di comunità con tutti i servizi obbligatori dichiarati attivi. Nel Lazio ce ne sono 8, 7 in Toscana 7, in Veneto, Umbria e Molise se ne contano 2, una rispettivamente in Liguria e nelle Marche.

La Regione con più Case di comunità dotate di tutti i servizi obbligatori, ma in questo caso senza la presenza medica e infermieristica, è la Lombardia con 46 strutture, seguita dall’Emilia Romagna con 26 strutture. Sono 13 quelle presenti nel Lazio, 11 in Toscana. E ancora, in Liguria sono attive 5 strutture con l'offerta di tutti i servizi obbligatori, ma senza medici e infermieri; il Veneto ne ha 4; l'Umbria 3; 2 si ne hanno Marche, Molise e Sicilia. Una soltanto in Calabria.

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