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Elezioni politiche 2022

Quante possibilità ci sono che Renzi entri in Parlamento correndo da solo

Il leader di Italia Viva ha annunciato che il suo partito correrà da solo alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Per Renzi l’unico accordo possibile era quello con Calenda per il terzo polo, ma Azione e +Europa sono entrati nella coalizione del Pd.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La strada di Italia Viva sembra ormai delineata, salvo sorprese dell'ultimo minuto (che con Matteo Renzi è sempre meglio non escludere). Con l'accordo stretto dal Partito Democratico e la federazione tra Azione e +Europa, Renzi e i suoi correranno da soli alle elezioni del 25 settembre. Il progetto del terzo polo è naufragato definitivamente, e di entrare nella coalizione del Pd non se ne parla – giurano i renziani – quindi non resta praticamente altra scelta. La legge elettorale, però, ha delle regole ben precise. E, tra l'altro, il caso vuole che porti il nome di Ettore Rosato, presidente di Italia Viva.

Partendo dal presupposto che con il maggioritario è praticamente impossibile prendere un seggio senza coalizioni – anche qui salvo sorprese – Renzi e i suoi puntano al proporzionale, che ha una soglia di sbarramento del 3% alla Camera. Al Senato, invece, si possono eleggere parlamentari anche raggiungendo il 20% in una singola Regione. La seconda ipotesi è difficilissima, per le stesse ragioni del maggioritario. Perciò probabilmente Italia Viva punterà tutto sul superamento della soglia di sbarramento di tre punti.

Renzi dice di puntare al 5%, ma – sondaggi alla mano – nelle intenzioni di voto Italia Viva non ci è neanche lontanamente vicino. La Supermedia di Agi e Youtrend della scorsa settimana – che tiene conto di tutte le rilevazioni dei più importanti istituti demoscopici – dà il partito di Renzi al 2,7%. Vicino alla soglia di sbarramento, insomma, ma comunque a rischio di rimanere fuori.

Saranno molto più interessanti, però, i sondaggi dei prossimi giorni. Italia Viva potrebbe attirare l'elettorato di Azione e +Europa rimasto deluso dalla scelta di Calenda di allearsi con il Pd da un lato e gli elettori di Forza Italia preoccupati dalla tendenza a destra della coalizione a trazione Meloni dall'altro. O almeno questo è il progetto di Renzi. Non sembrano esserci possibilità, invece, di un ingresso di Italia Viva nella coalizione di centrosinistra, che ancora sta cercando di definire i confini.

È evidente che la campagna elettorale sarà fondamentale per Italia Viva. E va considerato che l'ex presidente del Consiglio è anche mediamente tra i peggiori leader per indice di gradimento personale. Insomma, la corsa in solitaria rischia di lasciare Renzi e i suoi fuori dal Parlamento. Ma la strada da qui al 25 settembre è ancora molto lunga.

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