Quando verrà approvato il Recovery plan italiano dalla Commissione europea
Il responso della Commissione europea sul Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano è in arrivo. Ormai è questione di giorni, anche se la data non è stata ancora ufficializzata. Ursula Von der Leyen comincerà, nei prossimi giorni, un vero e proprio tour in giro per l'Unione europea. La presidente della Commissione Ue si presenterà Stato per Stato, Capitale per Capitale, per consegnare personalmente l'opinione sui singoli piani. La tappa italiana dovrebbe essere confermata verso la fine di questa settimana, ma tutto porta al 22 giugno prossimo, quando Von der Leyen dovrebbe arrivare a Roma dopo essere stata in Spagna e Portogallo il 16 giugno, in Grecia e Danimarca il 17 giugno e in Lussemburgo il 18 giugno.
La presidente della Commissione verrà a Roma per dare il via libera formale al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che l'Italia ha presentato ormai un mese e mezzo fa, anticipando anche i tempi di risposta, che permettevano un responso entro fine mese. L'intenzione, degli Stati membri e della Commissione, è sempre stata quella di accelerare più possibile. Prima arriveranno i soldi, meglio sarà per tutti. Durante la sua visita, Ursula Von der Leyen dovrebbe visitare uno dei progetti inseriti nel Pnrr italiano, anche se ancora non si sa di quale si tratti. Il tour della commissaria europea è un altro passo in avanti verso l'inizio dell'erogazione dei 750 miliardi di euro destinati ai Paesi europei.
Nel frattempo, a Bruxelles, si continua a lavorare incessantemente. "Abbiamo ricevuto un numero record di richieste", ha spiegato la commissaria europea per la Politica regionale, Elisa Ferreira, in audizione alla Commissione Bilancio del Parlamento Ue. Ben 706, "più di quante ne siano mai arrivate per i precedenti programmi di assistenza alle riforme". Ferreira lo ha annunciato presentando i risultati del primo bando lanciato quest'anno per dare accesso al programma destinato a offrire sostegno tecnico ai Paesi impegnati in progetti di riforma. Solo durante il 2021 l'Ue sosterrà più di 220 riforme che riguardano tutti i temi fondamentali per accedere al Next Generation Eu: digitalizzazione, economia verde e pubblica amministrazione. "Stiamo aiutando con l'e-governance, modernizzando i processi giudiziari, rafforzando gli appalti pubblici, la formazione dei dipendenti pubblici e molto altro", ha spiegato Ferreira.