Quando Verdini consigliava a Berlusconi “l’abbraccio” con Renzi
“Ti consiglio di vedere Renzi, presso la sede del PD, per una serie di motivi”. È Francesco Verderami sul Corsera a riportare alcuni passaggi del libro “Il Patto del Nazareno”, scritto da Massimo Parisi, giornalista e deputato, eletto in Forza Italia e poi passato nel gruppo parlamentare di Ala, al seguito di Denis Verdini. E che tratta proprio del ruolo di Denis Verdini nel famoso (controverso, sopravvalutato o decisivo, a seconda dell’appartenenza politica) Patto del Nazareno, “siglato” da Silvio Berlusconi e Matteo Renzi nella sede romana del Partito Democratico.
Si tratta in sostanza di una serie di “report” che l’allora fidatissimo consigliere forniva a Silvio Berlusconi sui principali temi dell’attualità politica. Uno di questi parla appunto della scelta di accettare di sostenere il progetto politico di Matteo Renzi per quel che concerneva le riforme costituzionali e la nuova legge elettorale. Scelta che Verdini consigliava caldamente al Cavaliere per una serie di motivi: “1) Sfatare un tabù: pensa al tuo ingresso al largo del Nazareno e al giro del mondo che faranno quelle immagini. 2) Questa trattativa, al di là della sostanza, che in questo caso è vita, ti riporta al centro della politica. 3) Pensa all’importanza di un incontro pubblico con il segretario del Pd, proprio nei mesi in cui volevano renderti “impresentabile” e trattarti da “pregiudicato” espulso dalla politica. Ora invece, ricevuto nella sede del Pd, saresti uno dei padri fondatori della Terza Repubblica”.
Nel libro si ricostruisce anche la “conversione” di Verdini al renzismo, fatta risalire all’aprile del 2014, in piena campagna elettorale per le Europee che decreteranno il successo di Matteo Renzi (il PD sfiorò 41%, distanziando nettamente il Movimento 5 Stelle). Di lì allo strappo con Silvio Berlusconi il passo sarà breve, anche se sarà irreversibile solo dopo l’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (con l’ultimo, inutile, colloquio tra Renzi e Berlusconi). Nel marzo 2015 Verdini invierà un ultimo report a Berlusconi, nel quale userà toni piuttosto duri: “Caro presidente, dopo aver buttato via il patrimonio politico del Patto del Nazareno, intendi cestinare anche l’immenso patrimonio politico che hai costruito in venti anni? Pensi davvero di poter fare una guerra senza quartiere al “dittatore Renzi” (…) mettendo il futuro del partito in mano a un mediocre sinedrio? Ma sarebbe ingiusto prendersela con loro: quello che accade è quello che tu vuoi”.