Quando vanno in ferie i parlamentari e per quanto ci resteranno
Si avvicinano le vacanze estive per deputati e senatori. Per la Camera, l'ultima seduta programmata nel calendario ufficiale prima della pausa è quella di mercoledì 7 agosto, con un question time nel pomeriggio. Per il Senato, invece si prevede di andare avanti fino a venerdì 9 agosto. La prossima, quindi, dovrebbe essere l'ultima settimana di lavoro per i parlamentari prima della sospensione estiva dei lavori. I lavori riprenderanno poi con tutta probabilità tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, anche se non c'è ancora una data esatta. In questi ultimi giorni, deputati e senatori dovranno concentrarsi sulla mole di decreti legge che vanno convertiti in legge per evitare che scadano.
Quando inizia la pausa estiva al Parlamento
Come detto, sulla carta la Camera dovrebbe chiudere i lavori mercoledì 7 agosto, mentre il Senato venerdì 9 agosto. Queste date sono comunque indicazioni non vincolanti. Alla Camera, ad esempio, l'Aula potrebbe proseguire i lavori anche fino alla fine della settimana se necessario per l'approvazione di alcuni provvedimenti. E per quanto riguarda le singole commissioni, quella Lavoro è convocata fino a sabato 10 agosto. Al contrario, il Senato ha indicato la seduta del 9 agosto come da svolgere "se necessaria", quindi può essere che la sospensione di fatto arrivi anche qualche giorno prima.
Poiché il lavoro degli eletti non si svolge solo a Montecitorio e a Palazzo Madama, ma anche in riunioni, vertici politici e incontri con i cittadini, non è detto che ogni giorno di sospensione dei lavori parlamentari coincida con un giorno di vacanza. Così come, al contrario, non è detto che i giorni di attività del Parlamento coincidano con giorni di lavoro, dato che i parlamentari non sono tenuti a partecipare ai lavori dell'Aula e delle commissioni (per capirsi, non rischiano di essere "licenziati" se non vanno al lavoro). Ma per quanto riguarda la chiusura ufficiale dei battenti della Camera e del Senato, questa avverrà la prossima settimana, lasciando al lavoro solamente il personale amministrativo all'interno del Parlamento.
Quanto durano le ferie di deputati e senatori
Per quanto riguarda la fine delle ferie, questa non è ancora stata decisa e a stabilirla saranno le conferenze dei capigruppo nei prossimi giorni. Sembra più che probabile, comunque, che si seguirà il calendario ‘tradizionale'. Normalmente, e come avvenuto anche lo scorso anno, i lavori delle commissioni riprendono alla fine di agosto o all'inizio di settembre, e l'Aula si riunisce per la prima volta pochi giorni dopo.
Si parla, quindi, di circa un mese di vacanza. Un dato comunque in linea con il resto dei grandi Paesi europei, e anzi tendenzialmente più basso, se si considera che in Germania la pausa estiva dura circa due mesi e in Spagna poco più di un mese. Con la Francia invece non si può fare un paragone, quest'anno, dato che le elezioni si sono tenute a luglio.
Il ‘rush finale' sui decreti in scadenza
La durata delle ferie estive, che occuperanno in sostanza tutto il mese di agosto, ha anche spinto la Camera e il Senato italiano ad accelerare i lavori nelle ultime settimane. Infatti, il Parlamento è stato nel mezzo di un vero e proprio ingorgo di decreti legge, varati dal governo Meloni e che devono essere convertiti in legge. Poiché i decreti legge hanno una validità di due mesi, poi scadono se non vengono trasformati in legge, ad agosto andranno in scadenza tutti i decreti approvati dal Consiglio dei ministri e pubblicati in Gazzetta ufficiale nel mese di giugno. Proprio il mese in cui si sono tenute le elezioni europee.
Così, nelle ultime settimane è arrivato il via libera al decreto Infrastrutture della Camera (il testo scade il 28 agosto e il Senato dovrà sbrigarsi ad approvarlo prima della pausa), l'approvazione definitiva del decreto Salva Casa, il decreto Liste d'attesa, il decreto Sport e scuola, l'ok a decreto Carceri (passato dal Senato alla Camera e in scadenza il 2 settembre), ma anche la prima votazione sul decreto Materie critiche (che prevede l'apertura di nuove miniere in Italia (passato al Senato e in scadenza il 25 agosto) e tra gli altri. Un vero e proprio ‘rush finale', spesso a colpi di voti di fiducia, che l'opposizione ha contestato.