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Covid 19

Quando toglieremo le mascherine al chiuso, il governo riflette se rimandare l’addio

L’addio alle mascherine al chiuso si allontana improvvisamente. Complice l’alto numero dei contagi e la lenta discesa della curva della pandemia di Covid, alla fine potrebbe arrivare un ripensamento e un rinvio da parte del governo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quando toglieremo le mascherine al chiuso? Tutti continuiamo a chiedercelo ogni volta che entriamo in un negozio, in un supermercato, sui mezzi pubblici, al cinema o in qualsiasi altro posto che non sia all'aperto. Il governo una data l'ha fissata da tempo, individuando quello che dovrebbe essere una sorta di freedom day all'italiana: via tutte le restrizioni che rimangono, praticamente. Compresi green pass e mascherine. Ma se sulla certificazione verde non ci sono dubbi – resterà solo per far visita agli ospiti delle Rsa – sull'eliminazione dell'obbligo di mascherina la discussione non sembra affatto chiusa, anzi.

Da giorni gli esperti si dividono tra chi chiede al governo di confermare la roadmap già individuata, con il primo maggio cerchiato in rosso per l'addio alla mascherina, e chi preme sul freno e invita a riflettere. La circolazione virale è ancora altissima, come ha confermato il monitoraggio Iss di ieri, e i nuovi casi di Covid tendono a calare molto lentamente. In più ci sono le vacanze di Pasqua, che come abbiamo visto in passato possono essere un'occasione importante di contagio. Tra gli esperti che hanno parlato in questi giorni c'è anche Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che ha detto chiaramente che è molto probabile che i dati dicano di tenere le ancora le mascherine.

Il ministro Speranza è stato più cauto, ma ha ribadito che le mascherine sono ancora essenziali e ha rimandato ogni decisione a dopo Pasqua, spiegando che verrà fatta una riflessione. Intanto sembra già escluso che la mascherina venga eliminata ovunque: ad esempio le scuole dovrebbero fare eccezione e per gli studenti l'obbligo dovrebbe restare fino a fine anno.

Insomma, dopo Pasqua si aprirà una nuova discussione nel governo, ma un passo indietro a questo punto sembra davvero difficile. In primis perché la "battaglia" tra aperturisti e rigoristi si è ormai conclusa e Draghi non ha nessuna intenzione di riaprirla. Certo verranno ascoltati gli esperti e il ministro Speranza farà una valutazione, ma convincere la Lega a votare un provvedimento che proroghi l'obbligo della mascherina al chiuso sarà praticamente impossibile, considerando che Salvini e i suoi chiedevano la fine di tutte le restrizioni già il 31 marzo. È possibile, invece, che si proceda per gradi mantenendo la mascherina solo in alcuni luoghi, magari quelli in cui si passa più tempo al chiuso. In ogni caso l'addio alle mascherine il primo maggio sembra sempre meno probabile.

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