video suggerito
video suggerito

Quando si insedierà il nuovo governo e tutto quello che succederà da qui a fine ottobre

Le prossime settimane saranno decisive per la formazione del nuovo governo. Vediamo quindi quali sono tutti i passaggi necessari prima che inizino le consultazioni con il presidente della Repubblica e quando potrebbe insediarsi il nuovo esecutivo.
A cura di Annalisa Girardi
119 CONDIVISIONI
Immagine

In Parlamento i deputati e i senatori che sono stati eletti lo scorso 25 settembre hanno iniziato le operazioni per registrarsi. Hanno ricevuto un tesserino e gli account istituzionali sono stati assegnati. Il tutto in vista di giovedì 13 ottobre, quando Camera e Senato si riuniranno per la prima seduta nella loro nuova composizione. La prima cosa che saranno chiamati a fare i parlamentari sarà eleggere i presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama: quando questi saranno nominati potranno partire le consultazioni del presidente della Repubblica e l'iter per la formazione del nuovo governo.

Giorgia Meloni, vincitrice delle elezioni e probabilmente la prossima presidente del Consiglio, ha già detto più volte di voler chiudere in fretta le trattative. Anche altri esponenti di Fratelli d'Italia o comunque del centrodestra hanno assicurato che non ci vorrà molto a trovare la quadra. E quindi il nuovo governo potrebbe insediarsi ed essere operativo entro la fine di ottobre: vediamo tutte le tappe dei prossimi giorni e le date da tenere d'occhio nel calendario.

La prima (e l'unica certa per ora) è appunto il 13 ottobre, quando il Parlamento si riunirà per la prima volta nella sua nuova composizione dopo il voto. Sarà anche la prima seduta al netto del taglio dei parlamentari: in totale nei due emicicli ci saranno 345 deputati e senatori in meno, con 400 seggi a Montecitorio e 200 a Palazzo Madama. Anche l'Aula, quindi, avrà un aspetto diverso, anche se le sedute non verranno rimosse in via definitiva per consentire le riunioni in seduta comune.

La Camera è convocata giovedì alle ore 10. Si dovranno costituire in via provvisoria l'Ufficio di presidenza e la Giunte per le elezioni. Poi verranno proclamati i deputati eletti e si potrà quindi cominciare con l'elezioni del presidente. Entro venerdì pomeriggio questo dovrebbe essere noto.

Il Senato è convocato sempre giovedì, ma alle 10.30. Anche in questo caso verranno prima sbrigati tutti i necessari passaggi burocratici per poi procedere all'elezione del presidente. Che potrebbe avvenire direttamente nella giornata di giovedì.

Una volta eletti i presidenti, si costituiranno i gruppi: deputati e senatori saranno cioè chiamati a comunicare a quale gruppo parlamentare intendono iscriversi. Questa procedura dovrebbe terminare entro il weekend. Quando i gruppi si sono formati si passa all'elezioni dei capigruppo. E proprio questi, insieme ai leader di partito, parteciperanno alle consultazioni con Sergio Mattarella per la formazione del nuovo governo.

Facendo un paio di conti, quindi, le consultazioni potrebbero partire proprio in concomitanza con la nuova settimana. Visto il risultato delle elezioni non ci dovrebbe volere molto prima che il capo dello Stato affidi l'incarico di formare il nuovo governo a Giorgia Meloni.

In questi giorni la leader di Fratelli d'Italia ha già condotto diversi incontri con gli alleati del centrodestra per ragionare sulla futura squadra da portare a Palazzo Chigi. Meloni però potrebbe comunque aspettare qualche giorno prima di sciogliere la riserva. Tra il 20 e il 21 ottobre, infatti, il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi si trova a Bruxelles per un importante Consiglio europeo, in cui verranno prese decisioni cruciali in merito alla crisi energetica. La leader FdI potrebbe quindi tornare al Colle dopo questo vertice, nel weekend tra il 22 e il 23 ottobre oppure a partire dalla settimana successiva.

119 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views