Quando riaprirà tutto, data per data: il piano del governo per uscire dalla pandemia
Il premier Draghi lo aveva annunciato nella conferenza stampa di venerdì: è prevista una roadmap per le riaperture. "Io voglio uscire il più presto possibile dalla pandemia di Covid, quindi anche eliminare le restrizioni prima possibile", ha promesso il presidente del Consiglio, spiegando che un calendario non c'è ancora ma "è una questione di giorni", "in modo da eliminare ogni incertezza da qui al 31 marzo, è importante per tutti".
Ma, come scrive oggi il Corriere della sera, alcune tappe sarebbero già fissate, oltre appunto al superamento dello stato d'emergenza, il prossimo 31 marzo. Dopo il superamento dell'obbligo di mascherina all'aperto ovunque, e alla ripartenza delle discoteche, ecco cosa dovremo aspettarci nelle prossime settimane, che segneranno sempre di più un ritorno alla normalità pre Covid.
Mascherine al chiuso e Green Pass
Le mascherine al chiuso e le certificazioni verdi non verranno eliminate dal 1 aprile. La conferma arriva oggi dal ministro della Salute Speranza che in un'intervista a la Repubblica dice che serve "gradualità", perché "Il Covid non sparisce il 31 marzo". E quindi ribadisce che "Il Green Pass è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia. Le mascherine al chiuso sono ancora importanti". Tradotto: per eliminare la certificazione e i dispositivi di protezione bisognerà attendere ancora, e una data per la cancellazione definitiva di questi due strumenti non verrà comunicata a breve. Per quando riguarda il Green Pass ci si può muoverà per step, e il certificato verrà eliminato progressivamente. Gli ultimi luoghi in cui sarà cancellato sono gli uffici e in generale i luoghi di lavoro.
Obbligo vaccinale
L'obbligo vaccinale per gli over 50 il personale sanitario, per il personale scolastico e per le forze dell'ordine resterà di sicuro fino al 15 giugno. E lo stesso vale per l'obbligo di Super Green Pass, che è scattato dal 15 febbraio per tutti i lavoratori over 50, che per accedere ai luoghi di lavoro devono essere vaccinati o guariti dal Covid, per non rischiare multe e sospensione dello stipendio.
Stadi
La capienza degli stadi è stata già riportata al 75%. In teoria il governo avrebbe dovuto autorizzare il riempimento al 75% dal 1 marzo, ma il Parlamento ha anticipato questa data in fase di riconversione in legge dell'ultimo decreto.
Cibi e bevande negli eventi
Dal 10 marzo torna il consumo di bevande e cibo durante gli spettacoli, al teatro, al cinema, ai concerti e allo stadio. Il divieto era stato introdotto con il decreto di Natale: sarà quindi di nuovo possibili agli eventi mangiare popcorn e bere birra, sia al chiuso sia all'aperto.
Visite in ospedale
Tornano le visite in ospedale. Dal 10 marzo sarà di nuovo possibile vedere i familiari ricoverati, per 45 minuti. Il via libera verrà dato in tutta Italia, anche nelle terapie intensive. Chi è guarito dal Covid dovrà però fare un tampone prima di accedere, e dovrà aver completato il ciclo vaccinale primario. Mentre per chi ha effettuato la dose booster il tampone non sarà necessario.
Il commissario all'emergenza
L'idea del governo è quella di smantellare la struttura emergenziale guidata dal commissario Figliuolo, che ha gestito la campagna vaccinale, spostando le competenze al ministero della Salute. Era stata vagliata anche l'ipotesi di affidare la gestione di quel che resta della campagna di immunizzazioni al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ma questa soluzione è stata accantonata. Se, scrive il Corriere, ci sarà bisogno di somministrare anche la quarta dose (Ema per il momento non ha dato quest'indicazione) l'organizzazione della campagna potrebbe essere gestita con l'aiuto dell'Esercito e della Protezione civile. Anche il Cts verrà sciolto: il coordinatore e il portavoce del Comitato di tecnici che ha dato supporto al governo in questi due anni pandemia potrebberp però restare come consulenti del governo nelle prossime fasi.
Lo smartworking
Con la fine dello stato d'emergenza il prossimo 31 marzo tutti i lavoratori saranno chiamati a lavorare in presenza. Si torna in ufficio quindi, ma lo smartworking potrebbe non essere abolito del tutto: i dipendenti e i datori di lavoro dovranno concordare nuove forme di lavoro a distanza, che saranno valutate in base alle esigenze.
I colori delle Regioni
Le Regioni hanno chiesto di eliminare del tutto il sistemi dei colori, dopo il 31 marzo. In questo momento però l'ipotesi più probabile è che rimanga soltanto la zona rossa. Anche se in Parlamento è stato approvato un ordine del giorno di Fdi che impegna il governo a rivedere il meccanismo delle fasce colorate.
Bar e ristoranti
Dal 1 aprile sarà possibile eliminare il Super Green Pass per bar e ristoranti all'aperto. Per il consumo al tavolo al chiuso invece probabilmente si dovrà attendere giugno.
Palestre e piscine
Per quanto riguarda lo sport all'aperto dal 1 aprile ci saranno novità: non sarà più necessario il certificato verde per nuotare nelle piscine e per gli allenamenti all'esterno. Per le piscine al chiuso invece, così come per tutti gli sport al chiuso, l'obbligo di Green Pass rimarrà.
Bus e trasporti
Il governo valuta la possibilità di togliere l'obbligo di Green Pass rafforzato per gli studenti over 12 sugli autobus. Per il momento per viaggiare a bordo dei mezzi di trasporto urbani è necessario essere guariti o vaccinati. Se le condizioni sanitarie lo consentiranno per gli studenti dai 12 anni in su sarà possibile salire sui bus anche con un semplice tampone. In generale per viaggiare a bordo di navi, aerei e treni servirà ancora nei prossimi mesi il Super Green Pass.
Negozi
A metà aprile potrebbe essere tolto l'obbligo di Green Pass base per fare acquisti nei negozi. Sarà però sempre necessario indossare le mascherine, e contingentare gli ingressi.
Cinema e teatri
Da maggio sono attese alcune novità per cinema, sale da concerto, palazzetti dello sport e teatri: potrebbe cadere l'obbligo di certificazione verde per fruire gli spettacoli.