Quando potrebbe cambiare la quarantena in caso di contagi a scuola: le novità per gli studenti
Le scuole hanno riaperto da pochi giorni in tutta Italia e l’impatto del ritorno in classe per tutti per ora sembra non preoccupare. Finora non si è registrato un aumento dei casi di Covid in seguito al ritorno a scuola, ma la situazione epidemiologica dovrà essere controllata anche nelle prossime settimane. Per poi arrivare a nuove decisioni riguardanti le regole da rispettare in caso di positivo in classe. In particolare si ipotizza di ridurre la quarantena per i contatti dei casi di contagio registrati a scuola: potrebbe durare meno giorni (passando da sette a cinque) e riguardare solamente chi si trova più vicino al contagiato, quindi il suo compagno di banco o chi è in un banco vicino. A confermare che si stanno valutando queste ipotesi è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto a Timeline, su Sky Tg24.
Scuola, come e quando potrebbe cambiare la quarantena
La prima valutazione da fare è quella sulla quarantena ridotta, quindi: “Ci si sta lavorando – assicura Sileri – Vanno acquisiti ulteriori dati: tutto dipenderà da quella che sarà la circolazione del virus nelle prossime settimane, ma è inevitabile che questo accadrà”. Quindi servirà qualche giorno prima di arrivare a una decisione, anche se è difficile ad oggi stabilire quali possano essere le tempistiche. E anche Sileri non si sbilancia con una data precisa, pur dando qualche primo riferimento: “Direi che, sulla scuola, già tra due/tre settimane potremo fare un punto, intorno al 10 di ottobre”.
Verso aumento capienza per cinema, teatri e stadi
L’altra questione che verrà affrontata nei prossimi giorni è quella della capienza di cinema, teatri e stadi. Secondo Sileri “i tempi sono maturi per un aumento della capienza agli eventi. Ma dovrà essere fatto in modo graduale e specifico”. La prossima settimana, probabilmente lunedì, ci sarà una riunione del Comitato tecnico scientifico per stabilire quali potranno essere le nuove regole sulla capienza: l’ipotesi più probabile è quella di un allargamento all’80%. Sileri illustra la sua posizione: “Non è prematuro aumentare i posti nei cinema, riaprire gli stadi, fare dei concerti. È chiaro che deve essere fatto con gradualità perché il cinema è una cosa, il teatro è un’altra cosa e il concerto è un’altra cosa ancora. E sul concerto, dove maggiore può essere il rischio, servono ovviamente delle garanzie maggiori”.