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Quando potrebbe cambiare il coprifuoco: verso spostamento alle 23 o a mezzanotte

Il coprifuoco potrebbe essere spostato almeno un’ora in avanti: non più a partire dalle 22, ma dalle 23 o addirittura mezzanotte. Il governo valuterà i dati intorno al 14 maggio, per avere il quadro completo degli effetti delle riaperture e decidere se restringere il divieto di uscire la notte da lunedì 17 maggio. Per l’abolizione del coprifuoco si dovrà attendere, probabilmente, l’inizio di giugno.
A cura di Stefano Rizzuti
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La data decisiva potrebbe essere quella del 14 maggio, il giorno in cui il governo potrebbe prendere una decisione sul coprifuoco. L’ipotesi è quella di spostarlo avanti di un’ora: dalle 22 alle 23, se non addirittura a mezzanotte. Un’ora in più persino delle richieste delle Regioni e del centrodestra. Con il nuovo orario che potrebbe entrare in vigore da lunedì 17 maggio e un divieto di uscire da casa la sera meno stringente. Ma non è l’unica decisione che il governo prenderà in quei giorni: un’altra ipotesi attualmente allo studio è quella di riaprire le palestre e le piscine in anticipo, già da metà maggio appunto.

Le richieste delle Regioni: dal coprifuoco alle palestre

La battaglia sul coprifuoco prosegue ormai da settimane. La Lega avrebbe voluto uno spostamento in avanti di un’ora già dal 26 aprile, proposta a cui il governo ha risposto con un secco no. Le Regioni continuano a chiedere lo spostamento di almeno un’ora in avanti. Richiesta che va insieme a quella di riaprire i parrucchieri in zona rossa e di stabilire le stesse regole previste per gli spettacoli anche per gli eventi sportivi. Si chiede, inoltre, di rivalutare anche la data di riapertura delle palestre, anticipandola a metà maggio almeno per le lezioni individuali. Altra opzione da valutare dal governo è quella della ripresa dei matrimoni, che potrebbero ripartire con nuovi protocolli, ma con una data ancora da definire.

Coprifuoco, quando potrebbe essere spostato 1 o 2 ore avanti

Dal punto di vista politico la partita più importante si gioca sul coprifuoco. L’ipotesi più probabile, al momento, è quella che possa essere spostato in avanti a partire dal 17 maggio, potendo considerare così gli effetti di due settimane piene di riaperture. Il centrodestra chiede di fare anche prima, ma l’ipotesi sembra essere esclusa dal governo, ad oggi. Da metà maggio, quindi, il divieto di uscire potrebbe entrare in vigore a partire dalle 23 o dalla mezzanotte, invece che dalle 22. E la data di metà maggio sembra coincidere anche con l’annuncio di Draghi di una riapertura ai turisti a partire dalla seconda metà del mese.

Quando potrebbe essere abolito il coprifuoco

Intorno al 14 maggio, quindi, potrebbe arrivare un decreto, contenente le nuove regole sul coprifuoco e le riaperture. La data viene confermata anche dal ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, secondo il quale una valutazione completa potrà essere fatta solamente quando ci saranno i dati completi sugli effetti delle riaperture. Per l’abolizione del coprifuoco, invece, bisognerà attendere qualche settimana in più, forse fino all’inizio di giugno. Ma solo nel caso in cui i dati siano realmente positivi, consentendo di anticipare un termine che finora sembrava fissato alla metà di giugno. La conferma sull’ipotesi di un’abolizione del coprifuoco da fine maggio-inizio giugno arriva anche dal sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, che ipotizza proprio questa come data per eliminare le restrizioni sugli spostamenti notturni.

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