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Quando parte il Codice identificativo nazionale degli affitti brevi, come funziona e chi dovrà averlo

Il Codice identificativo nazionale, o Cin, diventerà obbligatorio per tutti coloro che affittano un’abitazione per brevi periodi. È stato pubblicato il decreto sul funzionamento della Banca dati che raccoglierà tutti i Cin: ecco le prossime fasi della riforma e cosa cambia con l’attivazione del Cin.
A cura di Luca Pons
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Continua la riforma del settore degli affitti brevi, cioè quei contratti di locazione che durano per non più di trenta giorni. Il decreto ministeriale che regola la Banca dati unica nazionale sugli affitti brevi (o Bdsr, Banca dati delle strutture ricettive) è stato pubblicato anche in Gazzetta ufficiale. Il periodo di sperimentazione è partito in Puglia già da inizio giugno, e la speranza del ministero del Turismo è che si completi entro l'inizio di settembre.

L'intenzione è quella di assegnare a tutte le abitazioni che vengono affittate per periodi brevi (meno di un mese) un Codice identificativo nazionale, o Cin. Chi non ha il Cin, o chi non lo espone sia nella casa sia negli annunci, andrà incontro a sanzioni fino a 8mila euro. In questo modo si conta di limitare gli affitti in nero e agevolare i clienti. Tutti i Cin verranno poi raccolti in un'unica banca dati, appunto, che permetta di monitorare la situazione a livello nazionale.

La procedura per ottenere il Cin sarà automatizzata. Toccherà alle Regioni nelle prossime settimane inviare alla banca dati centrale "un set di dati minimi necessari all’identificazione della struttura". Poiché in alcune Regioni esistono già dei codici identificativi, questi saranno ‘collegati' anche al database nazionale. Questi "dati minimi" includono: :

  • Codice Identificativo Regionale o altro codice diversamente denominato che identifica la struttura nella banca dati regionale o della Provincia autonoma
  • la macrocategoria di classificazione nazionale e relativo codice
  • la categoria di classificazione nazionale e relativo codice
  • la sottocategoria di classificazione nazionale e/o regionale e/o provinciale, Comune e Provincia e relativi codici ISTAT
  • lo stato dell’attività, nome, cognome, codice fiscale della persona fisica

Ricevere il codice, sarà una procedura automatica. Ci sarà una piattaforma, alla quale accedere con Spid. Chi ha associato ai propri dati un'abitazione o comunque una struttura ricettiva utilizzata per affitti brevi, sarà immediatamente riconosciuto e potrà inserire le eventuali informazioni che mancano per il Cin, o segnalare le eventuali informazioni che sono già presenti ma non corrispondono alla realtà. Al termine della procedura, quando la Regione avrà provveduto a correggere i dati se necessario, sarà presentato il Cin, che è composto così:

Come sarà composto il Codice identificativo nazionale, o Cin, per gli affitti brevi
Come sarà composto il Codice identificativo nazionale, o Cin, per gli affitti brevi

Inizialmente, mentre le banche dati regionali e quella nazionale iniziano a cooperare, ci sarà un codice provvisorio, chiamato Cin 1. Diventerà definitivo al termine delle procedure burocratiche del ministero, cioè quando sarà pubblicato l'avviso ufficiale sul fatto che la Banca dati nazionale e la piattaforma online per l'assegnazione dei Cin sono operativi, il Cin 1 diventerà definitivo.

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