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Quando devono ricevere la terza dose i guariti già vaccinati, chiarimento dal ministero della Salute

Il ministero della Salute chiarisce i tempi della terza dose per i guariti già vaccinati con una circolare: almeno 5 mesi dall’ultimo evento (guarigione o vaccinazione).
A cura di Tommaso Coluzzi
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Mentre la campagna di vaccinazione con la terza dose sta decollando definitivamente, dopo l'apertura a tutti gli over 18, c'è una categoria di persone che aspettava un'indicazione chiara: i guariti dal Covid che però si sono anche vaccinati, prima o dopo aver contratto il virus. Per loro, oggi, arriva una circolare del ministero della Salute, firmata da Giovanni Rezza, che spiega con quali tempistiche possono ricevere la terza dose come tutti gli altri cittadini che in questi giorni sono tornati ad affollare gli hub vaccinali. Anche in questo caso sono cinque i mesi da attendere dall'ultima somministrazione o, in alternativa, dalla data della guarigione (qualora questa sia avvenuta successivamente). Insomma, 150 giorni dall'ultimo evento tra i due.

"È indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa – si legge nella circolare firmata da Rezza – purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dall'ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell'unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione)". Così il ministero mette fine all'attesa nella quale versava chi, non sapendo come comportarsi, stava attendendo delucidazioni per la terza dose.

Inoltre, per completare il ciclo primario di vaccinazione contro il Covid, viene ribadito:

  • nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2, che non sono stati vaccinati entro i 12 mesi dalla guarigione, è indicato procedere il prima possibile con un ciclo primario completo (due dosi di vaccino bidose o una dose di vaccino monodose);
  • nei soggetti che contraggono un'infezione da SARS-CoV-2, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione.

"Trascorso successivamente un intervallo minimo di almeno cinque mesi (150 giorni) dal ciclo vaccinale primario così completato, è quindi indicata la somministrazione di una dose di richiamo (booster), ai dosaggi autorizzati per la stessa", conclude la circolare.

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