Quando Conte prometteva che il vaccino anti-Covid sarebbe arrivato in Italia a inizio dicembre
Le prime dosi del vaccino anti-Covid arriveranno in Italia a inizio dicembre, assicurava solo qualche settimana fa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ne sembrava convinto, tanto da ripeterlo più di una volta nel giro di pochi giorni. Era fine ottobre (l’ultimo annuncio risale al 31 del mese), ma oggi – quando di giorni all’inizio di dicembre ne mancano poco più di dieci – del vaccino anti-Covid di AstraZeneca non c’è traccia. E l’arrivo delle prime dosi sembra rinviato quantomeno di qualche settimana rispetto alle previsioni di Conte. Difatti anche oggi il commissario straordinario Domenico Arcuri ha confermato che il primo vaccino che arriverà in Italia sarà quello sviluppato da Pfizer. E i tempi sono più lunghi: 1,7 milioni di dosi verranno somministrate non prima della seconda metà di gennaio. Un mese e mezzo dopo rispetto all’ottimistico annuncio del presidente del Consiglio.
Gli annunci di Conte sul vaccino a inizio dicembre
Era il 20 ottobre quando Conte annunciava per la prima volta l’arrivo di alcune dosi del vaccino anti-Covid già a inizio dicembre: “Se le ultime fasi di preparazione, il cosiddetto ‘rolling value', del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-Astrazeneca saranno completate nelle prossime settimane, le prime dosi saranno disponibili all'inizio di dicembre”. Conte parlava addirittura di 2-3 milioni di dosi da subito, sin dall’inizio e del mese. E poi “altri milioni ci arriveranno subito dopo”. Il concetto e il conseguente annuncio sono stati ribaditi da Conte solo pochi giorni dopo, il 31 ottobre: “Noi confidiamo di averlo già per dicembre”, diceva riferendosi al vaccino di AstraZeneca. Pur ammettendo che per avere più dosi e una maggiore copertura della popolazione avremmo dovuto aspettare fino alla primavera.
Ma il vaccino anti-Covid arriverà dopo metà gennaio
A confermare che gli annunci di Conte erano stati fin troppo ottimistici è stato oggi il commissario Arcuri. Il quale ha detto chiaramente che il primo vaccino che arriverà in Italia sarà quello di Pfizer: “All’Italia arriveranno subito 3,4 milioni di dosi, nella seconda parte di gennaio, quando noi dovremo essere pronti a somministrarlo. Queste dosi saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di italiani, perché ogni persona necessita di due dosi nel giro di tre settimane”. E gli altri vaccini? Per ora il commissario non ha certezze: non c’è una data ipotizzabile, considerando che per gli altri, rispetto a quello di Pfizer, la sperimentazione è ancora un passo indietro. Altro che inizio dicembre, insomma. L’annuncio di Conte, quando ormai mancano pochissimi giorni a dicembre, sembra rivelarsi nient’altro che una falsa promessa.