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Quando arriva la tredicesima a dicembre 2023, quanto vale e perché l’anno prossimo sarà più bassa

La tredicesima mensilità sarà erogata nel corso di dicembre 2023, ma la data esatta dipende dal proprio contratto collettivo. Per i pensionati, il pagamento è avvenuto il primo del mese. L’importo è pari circa a una mensilità in più, ma nel 2024 sarà più basso per chi prende meno di 35mila euro all’anno.
A cura di Luca Pons
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Il mese di dicembre è arrivato, e presto saranno erogate le tredicesime mensilità ai dipendenti e ai pensionati. Anzi, per questi ultimi i pagamenti all'Inps sono già iniziati, venerdì 1° dicembre. Si tratta di 16 milioni di persone che riceveranno la tredicesima, pari (per chi è stato in pensione tutto l'anno) a circa una mensilità in più. Per i 19 milioni di lavoratori dipendenti, invece, la data esatta dipenderà dal contratto collettivo di riferimento.

Per la maggior parte di loro, comunque, l'erogazione dovrebbe arrivare attorno alla metà del mese: questo vale, ad esempio, per tutti i dipendenti pubblici statali. In altri casi, invece, l'azienda potrebbe scegliere di far partire il pagamento in prossimità del 25 dicembre: lo fanno i metalmeccanici e chi lavora nelle telecomunicazioni, ma anche gli studi professionali, che per contratto ricevono la tredicesima alla vigilia di Natale. Lo stesso vale per chi applica il contratto Commercio (ma qui il datore di lavoro può decidere anche di procedere prima) e Turismo (che non fissa una data ma parla di "ricorrenza natalizia".

L'importo della tredicesima dipende dallo stipendio che si riceve durante l'anno. Ogni mese insieme alla propria busta paga si matura anche una parte di tredicesima: nella maggior parte dei casi, in pratica, si mette da parte una somma che equivale a un dodicesimo del proprio stipendio mensile. Questo significa che, lavorando per dodici mesi, si arriva a maturare una mensilità in più, la tredicesima appunto. A meno che il proprio contratto collettivo non preveda condizioni diverse, la tredicesima è pari al proprio stipendio mensile. La cifra netta, però, è più bassa dello stipendio regolare perché sulla tredicesima si pagano tasse più alte.

Nel 2024, poi, la tredicesima sarà ulteriormente più bassa rispetto allo stipendio ricevuto nel resto dell'anno. La ragione è legata al taglio del cuneo fiscale. Quest'anno a partire da luglio tutti i dipendenti hanno visto i loro contributi da versare con la busta paga ridursi di 7 punti (fino a un reddito di 25mila euro) oppure di 6 punti (fino a 35mila euro). Questo ha portato uno stipendio netto più alto. Per la tredicesima però si applicano ancora le regole precedenti: la riduzione dei contributi è solo di 3 punti e di 2 punti, rispettivamente, per le fasce di reddito indicate.

L'anno prossimo, la situazione cambierà ancora. Il taglio da 6 e 7 punti resterà in vigore per tutto l'anno, ma sulla tredicesima non ci sarà nessun taglio, nemmeno più quello da 2 e 3 punti. Insomma, a dicembre 2024 si verseranno ancora più contributi sulla propria tredicesima, e come conseguenza l'assegno netto da incassare sarà più basso per chi prende meno di 35mila euro all'anno.

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