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Quali sono le Regioni che rischiano la zona gialla nelle prossime settimane

Con l’ultimo monitoraggio Agenas la Sicilia quasi certamente passerà in zona gialla dal prossimo lunedì, 30 agosto. Sarà l’unica Regione a cambiare colore, ma nelle prossime settimane si dovranno tenere sotto controllo anche i numeri di Sardegna, Calabria e Umbria. Anche se queste Regioni non hanno ancora raggiunto tutti i parametri necessari a far scattare il passaggio di fascia.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Sicilia andrà in zona gialla dal prossimo lunedì. L'isola è la Regione con più casi (ieri 1491 nuovi contagi), tutte le altre ne registrano molti meno (al secondo posto la Toscana con 537 casi e la Campania con 531 casi). I dati Agenas dicono che la media nazionale si attesta al 7% nei reparti ordinari e al 5% nelle terapie intensive.

I dati che vengono presi in considerazione per il monitoraggio settimanale del venerdì, quello che decreta gli eventuali passaggi di fascia delle Regioni, sono quelli del martedì. Ieri le cifre sui numeri ufficiali dei reparti ordinari e dei posti letti in terapia intensiva, dicono che la Sicilia si trova già sopra la soglia che le consentirebbe di restare in zona bianca: nonostante l'aumento dei posti disponibili in area medica e in rianimazione, la Regione guidata da Musumeci è oltre il limite consentito di occupazione dei posti. Secondo i dati Agenas è infatti al 19% per quanto riguarda l'area medica (questo parametro non dovrebbe superare il 15%) e per le terapie intensive è all'11%, valore in crescita (il limite è fissato al 10%). E quindi, avendo ampiamente superato anche i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti dovrebbe passare in giallo da lunedì 30 agosto: la Sicilia è a 186,27 casi, nella settimana 16-22 agosto.

Ma anche la Sardegna si avvicina ai valori della zona gialla: sull'isola la percentuale dei ricoveri è del 14% (+2%) nei reparti ordinari e dell'11% nelle terapie intensive. L'incidenza è sopra i livelli di guardia, a 144,26 nell'ultima settimana. Anche la Calabria rischia la fascia gialla: con il 6% di posti occupati nelle intensive (+1%) e il 15% nei reparti ordinari (+1%), potrebbe andare verso misure restrittive più stringenti, visto che ha già 84 casi settimanali ogni 100mila abitanti.

Anche l'Umbria vede aumentare i livelli di occupazione delle terapie intensive, al 9% (+1%). Però gli altri dati al momento non sono preoccupanti: 8% di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari, e un'incidenza settimanale di 86,99 casi ogni 100mila abitanti. Per queste tre Regioni comunque l'eventuale passaggio di fascia non è imminente: si dovrà comunque attendere il monitoraggio della prossima settimana.

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