Quali sono le Regioni che col nuovo Dpcm rischiano chiusura scuole anche se arancioni o gialle
Il nuovo dpcm, firmato in queste ore dal presidente del Consiglio Mario Draghi, introduce nuove regole sulla chiusura delle scuole. Chiusura per gli istituti di ogni ordine e grado in zona rossa, con didattica a distanza per tutti gli alunni. Ma la didattica a distanza verrà prevista anche per i territori in zona gialla e zona arancione in cui il tasso di incidenza su 100mila abitanti, negli ultimi sette giorni, sarà pari o superiore a 250, come ricordato in conferenza stampa dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma in quali Regioni chiuderanno le scuole sulla base di quanto prevede il nuovo dpcm, che entrerà in vigore il 6 marzo? Al momento la zona rossa è prevista solamente in Basilicata e Molise, mentre le altre Regioni italiane si trovano in zona arancione e gialla.
Per capire quali Regioni sono a rischio possiamo vedere i dati riportati nell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, pubblicato lo scorso venerdì, 26 febbraio. I dati sull’incidenza a sette giorni sulla base della popolazione – quindi l’incidenza su 100mila abitanti a sette giorni – riguardano il periodo che va dal 15 al 21 febbraio. La media nazionale si attesta a 145,16 casi ogni 100mila abitanti, con Regioni in cui il dato è molto più alto. Stando comunque ai numeri della settimana dal 15 al 21 febbraio, solo le province autonome di Trento e Bolzano superano la soglia critica, ma tante altre hanno cifre allarmanti che potrebbero portare, con i dati della settimana successiva, a un incremento e alla conseguente chiusura delle scuole anche se non si è in zona rossa.
Le Regioni a rischio chiusura delle scuole
Stando ai dati della settimana fino al 21 febbraio, sarebbe certa la chiusura delle scuole per Bolzano, dove l’incidenza è a 539,01, e per Trento, con 309,12 casi ogni 100mila abitanti. Entrambe le province attualmente sono in zona arancione e hanno parte delle scuole aperte. Le Regioni a rischio, invece, sono l’Emilia-Romagna (arancione, con zone rosse locali, e un’incidenza a 243,72), l’Umbria (arancione ma con zone rosse locali e incidenza a 225,93) e l’Abruzzo (stesso discorso sul colore e con incidenza a 221,34). A queste si aggiunge il Molise, con incidenza a 214,96, con la differenza che la Regione è già in zona rossa.
I dati delle altre Regioni sull’incidenza e la chiusura delle scuole
Poco al di sotto dei 200 casi ogni 100mila abitanti, e quindi a rischio, ci sono anche Marche, Lombardia, Toscana e Campania. Più bassi i dati per altre Regioni come Veneto e Lazio, ma anche la Basilicata che si trova già in zona rossa. Ecco l’incidenza ogni 100mila abitanti delle altre Regioni:
Marche 177,10
Lombardia 171,29
Toscana 159,89
Campania 157,10
Friuli-Venezia Giulia 140,94
Liguria 130,57
Puglia 128,88
Piemonte 125,72
Basilicata 116,04
Veneto 112,07
Lazio 106,73
Infine, ci sono quattro Regioni con incidenza ben al di sotto dei 100 casi ogni 100mila abitanti in sette giorni. Si tratta della Sicilia (58,83), della Calabria (56,33), della Valle d’Aosta (46,39) e della Sardegna (29,47) che è comunque in zona bianca.