Quali sono le province che rischiano il lockdown
Il governo studia l’ipotesi di chiusure territoriali. Dei mini-lockdown su base territoriale che potrebbero riguardare le province con più casi di contagio da Covid-19 e dove la diffusione del Coronavirus sembra essere fuori controllo. Prima di prendere decisioni, d’accordo con sindaci e presidenti di Regione, il governo dovrà valutare una serie di varianti. Tra queste c’è sicuramente il numero dei nuovi contagi giornalieri e la sua incidenza sul totale della popolazione di un territorio. Ovviamente non l’unico criterio, ma quello che può aiutarci a capire quali sono le province che rischiano un lockdown territoriale se la situazione non dovesse cambiare a breve. In numero assoluto le province con più casi sono quelle di Milano, Napoli, Roma e Torino. Non una sorpresa, considerando che sono tra quelle più popolose. Ma i dati cambiano, almeno in parte, se si va a vedere l’incidenza sulla popolazione. Roma quasi sparisce dalle province a rischio, ma anche Torino e Napoli non sono più le città nella situazione più critiche. Scavalcate da province più piccole, come quelle di Monza, Aosta, Varese, Prato. Ma anche Milano e Genova.
Le province con più casi negli ultimi 7 giorni
Per capire in quali città si registrano più casi nelle ultime 24 ore ci vengono in aiuto i grafici elaborati quotidianamente dal Sole 24 Ore, che mostrano il numero di casi assoluti sulla media mobile dell’ultima settimana. Sui casi assoluti influisce, ovviamente, la grandezza e il numero degli abitanti. Milano fa registrare un dato di 2.679, seguita da Napoli (1.672), Roma (1.337) e Torino (1.303). Da segnalare anche il dato di città più piccole, come Varese, Genova, Treviso, Vicenza, Como. Qui una lista delle province con più casi assoluti sulla media degli ultimi sette giorni:
Milano 2.679
Napoli 1.672
Roma 1.337
Torino 1.303
Varese 773
Firenze 641
Genova 579
Treviso 398
Vicenza 397
Como 395
Padova 384
Perugia 360
Bologna 309.
Le province con più incidenza dei casi sul numero di abitanti
Altro dato che emerge dalle tabelle del Sole è quello sull’incidenza nelle singole province sulla base del numero di abitanti. La media è calcolata sempre sugli ultimi 7 giorni e calcolato su 100mila abitanti. In questo caso l’incidenza più alta si registra, spesso, in province più piccole: la peggiore è Monza (94), poi Aosta (92), Varese (87), Milano (82). Alti anche i dati di Genova (69), Firenze (64), leggermente meno Torino (58) e Napoli (54) che erano tra quelle con cifre più alte in numero assoluto. Stesso discorso anche per Roma, dove l’incidenza è nettamente inferiore: 31 casi ogni 100mila abitanti. Ecco una lista dell’incidenza per province:
Monza 94
Aosta 92
Varese 87
Milano 82
Prato 76
Genova 69
Como 65
Firenze 64
Pistoia 63
Viterbo 59
Torino 58
Cuneo 58
Caserta 57
Perugia 55
Bolzano 54
Napoli 54
Roma 31
Bologna 30.
In quali province c’è una maggiore velocità di crescita del virus
Più complicato, invece, capire quali sono le province dove si registra una maggiore velocità di crescita dei contagi. In questo caso non c’è un dato specifico, ma una heatmap, quella elaborata dall’Istituto superiore di sanità e riportata nel monitoraggio settimanale, stilata Regione per Regione. I dati, però, risalgono alla settimana precedente, quella che si è conclusa il 25 ottobre. L’heatmap riporta – con diverse colorazioni – l’incidenza su 100mila abitanti. Da qui si può capire quali siano le province con una maggiore e più costante crescita dei casi giornalieri.
In Lombardia, per esempio, la crescita è maggiore a Monza, ma costante anche a Milano. Preoccupante la situazione ad Aosta, con più di 20 casi ogni 100mila abitanti ormai da settimane. Crescita costante, in Liguria, anche per Genova da più di un mese, ma è preoccupante la situazione anche in tutte le altre province. In Abruzzo preoccupa L’Aquila, in Campania soprattutto Napoli, ma anche Caserta e Salerno registrano un incremento. In Emilia-Romagna sono molte le le province con situazioni critiche, come Rimini, Reggio Emilia, ma anche Piacenza. In Friuli Venezia Giulia situazione più complicata a Trieste, nelle Marche ad Ascoli Piceno (ma fino alla scorsa settimana i dati non erano altissimi). Così come a Isernia in Molise.
Alta anche la crescita a Bolzano, così come preoccupa la situazione in tutto il Piemonte, dove i nuovi casi sono molti praticamente in tutte le province, con più preoccupazione per Biella, Cuneo e Torino. In Sicilia dati peggiori solo per Catania, mentre in Umbria sia Terni che Perugia fanno registrare continui aumenti di nuovi casi. In Veneto dati alti per Belluno, Treviso e Vicenza. Ma anche a Venezia, seppure in questo caso si registri un leggero raffreddamento negli ultimi giorni della settimana precedente. Nel Lazio, infine, preoccupa più Viterbo che Roma.