Quali sono le altre Regioni che rischiano la zona gialla, oltre a Sicilia e Sardegna
Probabilmente se ne parlerà verso la fine di agosto, ma ormai lo spettro della zona gialla si avvicina inesorabilmente per più di una Regione italiana. Come evidenziato ormai da settimane, i territori che maggiormente rischiano di perdere la zona bianca sono la Sardegna e la Sicilia: in entrambi i casi i ricoveri e l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è in aumento e il timore di nuove restrizioni è concreto. Ma non ci sono solo Sardegna e Sicilia a rischiare, nelle prossime settimane, un passaggio in zona gialla: anche altre Regioni, infatti, stanno vedendo aumentare i ricoveri e avvicinare i valori limite che, una volta superati, non consentono di mantenere più la zona bianca. Secondo i parametri stabiliti di recente dal governo, per entrare in zona gialla si devono avere: un’incidenza superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti, un’occupazione dei posti letto Covid in area medica superiore al 15% e dei posti in terapia intensiva superiore al 10%.
Sardegna e Sicilia si avvicinano alla zona gialla
L’aumento dei contagi riguarda ormai quasi tutte le Regioni italiane, ma in alcuni casi la crescita della curva è più veloce. Si tratta sicuramente del caso di Sardegna e Sicilia, dove non preoccupa solo l’incidenza dei contagi, ma anche un alto numero di ricoveri, in parte associati, probabilmente, a una non altrettanto alta copertura vaccinale nelle due isole, soprattutto della popolazione ritenuta più a rischio. Al momento in Sardegna l’incidenza supera i 142 casi positivi ogni 100mila abitanti su base settimanale e la soglia delle terapie intensive è già stata superata (11%). La zona gialla viene evitata, ad oggi, grazie al numero di ricoveri ordinari: i posti letto occupati sono il 7%, lontani dal 15% che fa scattare la zona gialla. La Sicilia, invece, è la Regione che fa registrare più nuovi contagi giornalieri e l’incidenza ha superato quota 104. Per quanto riguarda i ricoveri, si attestano al 7% quelli in terapia intensiva (il limite è il 10%) e al 14% quelli nei reparti: in entrambi i casi la soglia è vicina.
Quali sono le altre Regioni che rischiano la zona gialla
Sardegna e Sicilia non sono le uniche due Regioni a registrare dati preoccupanti, soprattutto per il futuro. L’incidenza ha superato il limite dei 50 casi ogni 100mila abitanti in tantissime Regioni: Basilicata (56), Calabria (57), Campania (56), Emilia-Romagna (93), Friuli-Venezia Giulia (51), Lazio (64), Liguria (58), Marche (78), Toscana (119), Umbria (94), Valle d’Aosta (65) e Veneto (94). Restano al di sotto della soglia solamente Abruzzo, Lombardia, Molise, Bolzano, Trento, Piemonte e Puglia. Ma il dato che più conta per il passaggio in zona gialla è quello dei ricoveri e in molte Regioni le soglie del 10% per le terapie intensive e del 15% per l’area medica iniziano ad avvicinarsi. In primis nel Lazio (entrambi i valori al 7%) e in Liguria (7% di terapie intensive), ma anche in Calabria (11% di ricoveri ordinari Covid). Sale la pressione sugli ospedali anche in Emilia-Romagna (4% di intensive e 5% in area medica) e Toscana (entrambi i valori al 5%). Sono queste, quindi, le Regioni da tenere maggiormente d’occhio nei prossimi giorni, per valutare quanto velocemente stia crescendo (o meno) il numero dei ricoveri. Qui i dati, aggiornati oggi da Agenas, sulla pressione sugli ospedali Regione per Regione:
- Abruzzo 1% – 4%
- Basilicata 1% – 7%
- Calabria 2% – 11%
- Campania 3% – 7%
- Emilia-Romagna 4% – 5%
- Friuli-Venezia Giulia 2% – 2%
- Lazio 7% – 7%
- Liguria 7% – 3%
- Lombardia 2% – 4%
- Marche 3% – 5%
- Molise 3% – 2%
- Bolzano 2% – 3%
- Trento 0% – 3%
- Piemonte 1% – 2%
- Puglia 4% – 4%
- Sardegna 11% – 7%
- Sicilia 7% – 14%
- Toscana 5% – 5%
- Umbria 1% – 4%
- Valle d’Aosta 0% – 4%
- Veneto 2% – 3%.