Quali Regioni sperano di entrare in zona bianca da metà giugno
Con il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di questo venerdì si stabilirà il passaggio in zona bianca a partire dalla prossima settimana di tre Regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Quella successiva, invece, toccherà ad Abruzzo, Liguria e Veneto. Ma presto potrebbero aggiungersi anche altre Regioni, che in queste settimane stanno registrando dei dati sempre più vicini ai parametri per cui scatta la fascia di rischio più bassa. Questo significa che a metà giugno ci potrebbe essere buona parte del Paese in quest'area: vediamo quindi quali sono le Regioni che potrebbero passare a breve alla zona bianca.
Per prima cosa va ricordato che per entrare in questa fascia bisognerà stare sotto quota 50 casi di coronavirus ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. Guardando ai dati degli ultimi monitoraggi, le Regioni che hanno già intrapreso questa tendenza o che si stanno avvicinando sono la Lombardia, il Lazio, la Sicilia, le Marche, l'Emilia Romagna, il Piemonte, la Calabria e la provincia autonoma di Trento.
Se non entro la metà di giugno, è probabile che queste Regioni (sempre che mantengano la tendenza in discesa che si sta vedendo al momento) passeranno alla zona bianca entro la fine del mese. Quando lo faranno potranno praticamente riaprire tutte le attività ancora chiuse, escluse le discoteche, al di là del calendario previsto dal governo. Le uniche regole da rispettare sono quelle basilari per evitare il contagio: quindi il rispetto delle distanze di sicurezza, l'obbligo di indossare la mascherina e il divieto di assembramento.
In zona bianca, inoltre, viene immediatamente abolito il coprifuoco. Per arrivare alla cancellazione totale di questa misura in zona gialla, invece, bisogna aspettare il 21 giugno. Ma è probabile, come dicevamo, che entro quella data ci siano già diverse Regioni passate alla fascia di rischio più bassa. Ad oggi solo una Regione ha sperimentato questa zona: si tratta della Sardegna che però dopo qualche settimana è tornata in zona rossa. Le Regioni ora puntano ad evitare una permanenza così breve: c'è anche da dire che i parametri per passare alle fasce di rischio più elevate, come quella arancione o rossa, sono cambiati e che ora si tiene più che altro in considerazione la pressione sugli ospedali, che la diffusione del contagio di per sé.