Quali Regioni rischiano la zona arancione da lunedì 17 gennaio
Con il monitoraggio di oggi Iss-ministero della Salute ci sono alcune Regioni che rischiano il passaggio in zona arancione. In questo momento L'Italia è per la maggior parte gialla, e solo 5 Regioni restano in zona bianca. La mappa colorata mostra in questo momento Abruzzo, Emilia-Romagna, Toscana e Valle d'Aosta, Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e le Province autonome di Bolzano e Trento in giallo, mentre le restanti Regioni sono bianche, cioè Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria, e nessuna al momento è arancione. Ma con l'ordinanza del ministro della Salute Speranza, alla luce dei nuovi dati della cabina di regia che si riunirà nelle prossime ore, il quadro potrebbe cambiare.
I dati dell'ultimo monitoraggio Agenas
Secondo i dati del monitoraggio Agenas di ieri, giovedì 13 gennaio, le terapie intensive sono sopra soglia in 9 Regioni. Il dato nazionale ci dice che le terapie intensive sono piene al 18% (0%), mentre le ospedalizzazioni nei reparti ordinari solo al 27% (0%). Per far scattare la fascia arancione occorre superare contemporaneamente il limite di occupazione del 20% nelle rianimazioni, e la soglia 30% di occupazione dei reparti ordinari. Con i dati di ieri la Valle d'Aosta è sicuramente in zona arancione, visto che è le terapie intensive piene al 21% (+6%) e l'area non critica occupata al 54% (+2%).
Ma rischiano il passaggio in zona arancione anche la Sicilia, che ha raggiunto il 20% (0%) di occupazione delle rianimazioni, e il 34% (+1%) in area medica. In bilico anche il Piemonte che è sopra soglia per quanto riguarda le terapie intensive, al 23% (0%), ma è al 28% (-5%) nei reparti. Osservato speciale anche il Friuli-Venezia Giulia, che è al 23% (0%) per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, e ha un valore in crescita per l'area non critica, cioè 29% (+2%).
Le terapie intensive hanno percentuali d'occupazione alta anche in Toscana, con il 22% (0%) di occupazione in rianimazione e il 23% (0%) nei reparti ordinari, la Provincia di Trento che è al 28% (-2%) per le rianimazioni e al 25% (0%) per i reparti, le Marche rispettivamente al 23% (0%) e 26% (-1%), il Lazio con le terapie intensive in crescita al 22% (+1%) e i reparti pieni al 25% (0%) e l'Abruzzo, con le intensive in crescita al 20% (+1%) e i reparti ordinari al 26% (0%).