Quali Regioni rischiano di perdere la zona bianca: dove aumentano ricoveri e terapie intensive
Per il momento tutta l’Italia resterà in zona bianca, almeno per la prossima settimana. Ma in alcune Regioni la certezza sembra non essere tale anche per il futuro, con l’aumento dei ricoveri che inizia a preoccupare in alcuni territori. L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità sull’emergenza Coronavirus fa intravedere qualche segnale di rallentamento della curva dei contagi e non si registra una vera impennata dei ricoveri e dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, nonostante un innegabile aumento. A rischiare la zona gialla sono le Regioni che hanno un’incidenza superiore ai 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, un tasso di occupazione dei reparti di area medica superiore al 15% e dei posti letto in terapia intensiva superiore al 10%. Vediamo quali sono i valori registrati nelle Regioni più a rischio stando all’ultimo monitoraggio settimanale.
Le Regioni con incidenza superiore ai 50 casi
Come detto, il primo criteri da valutare è quello dell’incidenza settimanale: rischiano la zona gialla le Regioni che hanno un valore superiore ai 50 contagi ogni 100mila abitanti. Al momento l’incidenza è superiore a questa soglia e in crescita rispetto alla settimanale precedente in Basilicata (56), Campania (51), Emilia-Romagna (88), Liguria (59), Marche (69), Sardegna (138), Sicilia (101), Toscana (119), Umbria (90), Valle d’Aosta (53), Veneto (102). Diverso il caso del Lazio, dove l’incidenza è sì superiore ai 50 (il dato è 71), ma in calo rispetto alla settimana precedente. La media nazionale è invece in aumento a 68.
Rischio zona gialla, i dati su ricoveri e terapie intensive
Non basta però l’incidenza per spedire una Regione in zona gialla. I due dati realmente decisivi sono quelli sui ricoveri e sulle terapie intensive. Per quanto riguarda i ricoveri in area medica, i dati più alti sono: Basilicata 5,8%, Calabria (che ha però incidenza inferiore a 50) 9,2%, Campania 5,8%, Lazio 5,6%, Sardegna 5%, Sicilia 11,4%, Valle d’Aosta 4,5%. A preoccupare, quindi, sono soprattutto i dati della Sicilia, già vicina alla soglia del 15%. Le altre Regioni con incidenza superiore a 50 hanno valori al di sotto del 4%. Passando alle terapie intensive ad allarmare è soprattutto la Sardegna, con il 9,7% di posti letto occupati. Preoccupano anche i dati di Calabria 3%, Lazio 5,3%, Liguria 5,6%, Sicilia 4,5% e Toscana 4%. Essendo comunque necessario superare entrambi i valori (sia area medica che rianimazioni) al momento nessuna Regione sembra poter perdere prestissimo la zona bianca, anche se i dati di Sardegna e Sicilia vanno tenuti d’occhio nelle prossime settimane.