Quali Regioni rischiano di andare in zona gialla con il monitoraggio Iss di domani
I dati epidemiologici del Covid tornano a crescere, soprattutto l'incidenza, e per l'Italia si riaffaccia il pericolo della zona gialla. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di domani farà chiarezza su quali Regioni rischiano davvero di lasciare la zona bianca, ma è già possibile farsi un'idea guardando i dati della scorsa settimana e l'andamento dell'occupazione degli ospedali grazie alle percentuali aggiornate quotidianamente da Agenas. Per passare in zona gialla bisogna superare i 50 casi ogni 100mila abitanti – e già sette giorni fa praticamente tutte le Regioni erano oltre questo limite – ma anche la soglia del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e del 15% in area medica. Il monitoraggio di domani, salvo sorprese, dovrebbe confermare tutta l'Italia in zona bianca. Ma alcune Regioni sono sempre più vicine alle soglie della zona gialla.
Terapie intensive e ricoveri in area medica, i dati Regione per Regione
Partendo dal presupposto che l'incidenza è sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti nella maggior parte delle Regioni, e che non sembra essere in calo rispetto alla settimana scorsa, per capire chi rischia sul serio la zona gialla bisogna guardare i dati Agenas sui ricoveri in area medica e terapia intensiva. Questa la situazione aggiornata ad oggi:
- Abruzzo: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Basilicata: 0% terapia intensiva, 7% area medica
- Calabria: 5% terapia intensiva, 10% area medica
- Campania: 3% terapia intensiva, 7% area medica
- Emilia Romagna: 4% terapia intensiva, 4% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 9% terapia intensiva, 8% area medica
- Lazio: 6% terapia intensiva, 7% area medica
- Liguria: 5% terapia intensiva, 5% area medica
- Lombardia: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Marche: 10% terapia intensiva, 6% area medica
- Molise: 3% terapia intensiva, 3% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 3% terapia intensiva, 12% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 2% terapia intensiva, 5% area medica
- Piemonte: 3% terapia intensiva, 4% area medica
- Puglia: 4% terapia intensiva, 5% area medica
- Sardegna: 3% terapia intensiva, 2% area medica
- Sicilia: 4% terapia intensiva, 8% area medica
- Toscana: 5% terapia intensiva, 5% area medica
- Umbria: 8% terapia intensiva, 6% area medica
- Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 4% area medica
- Veneto: 4% terapia intensiva, 3% area medica
Le Regioni più vicine alla zona gialla secondo gli indicatori dell'Iss
Visti i dati di oggi è praticamente impossibile che già domani ci siano dei passaggi in zona gialla, ma in diverse Regioni gli indicatori degli ospedali sono vicini alle soglie. Il Friuli Venezia Giulia, le Marche e l'Umbria hanno un alto livello di occupazione delle terapie intensive – rispettivamente il 9%, 10% e 8% – e il limite fissato per non passare in zona gialla è il 10%. Mentre in area medica la Calabria è al 10% e la Provincia di Bolzano al 12%, e qui la soglia da non superare è il 15%. Per passare in zona gialla, però, è necessario oltrepassare tutti e tre i valori degli indicatori contemporaneamente. Finora l'unica Regione ad essere finita in giallo da quando sono stati rivisti i criteri è la Sicilia, oggi in zona bianca come il resto d'Italia.