Quali Regioni hanno l’incidenza alta e rischiano di andare presto in zona gialla
I contagi aumentano, la curva risale, la variante Delta circola sempre più velocemente e si torna a parlare di zone gialle, arancioni e rosse. Al momento l'Italia è interamente in zona bianca e ci rimarrà almeno per tutta la prossima settimana, poi le cose potrebbero cominciare a cambiare in diversi modi. Da un lato i parametri potrebbero essere modificati, dall'altro la zona gialla è molto simile alla zona bianca, soprattutto dopo che si è completato il calendario delle riaperture il primo luglio. Certo è che la prossima settimana diverse Regioni rischiano concretamente di passare in giallo. Insomma, la pandemia non è finita, e il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di oggi è stato chiarissimo: quasi tutti gli indicatori che rilevano la circolazione del virus sono in rapida risalita, mentre nessuna Regione supera la soglia critica nelle terapie intensive. Siamo all'inizio di una nuova ondata, come dimostrano i dati degli altri Paesi europei, e l'attenzione degli esperti è puntata sulla vaccinazione. Troppi gli over 60 che ancora non si sono vaccinati, secondo il professor Brusaferro.
I dati dell'incidenza settimanale, chi rischia la zona gialla
Per sapere quali Regioni potrebbero passare in zona gialla dalla prossima settimana, bisogna guardare al dato dell'incidenza di casi settimanali di Covid ogni 100mila abitanti. La soglia da non superare è quella dei 50 casi, ma diverse Regioni hanno un trend particolarmente in salita nelle ultime settimane. Quasi in tutta Italia i contagi stanno aumentando velocemente, ma alcuni territori sono più a rischio di altri: a parte Basilicata e Valle d'Aosta, che sono le uniche due Regioni dove l'incidenza è diminuita nelle ultime due settimane, nel resto d'Italia i casi di Covid sono aumentati più o meno velocemente. Tra le Regioni più a rischio zona gialla c'è la Sicilia, che è a 31,8 casi ogni 100mila abitanti questa settimana, è la Sardegna, che è a 33,2. Quest'ultima viene da un boom di casi nell'ultima settimana, con l'incidenza che sette giorni fa era appena 8,6. A rischio anche il Lazio, balzato in una settimana da 10,3 a 24 casi ogni 100mila abitanti. Stesso discorso vale per il Veneto, passato da 11,3 a 26,7. Insomma, con questo trend che si può osservare praticamente in tutte le Regioni, è solo questione di tempo prima che venga superata di nuovo la soglia dei 50 casi.
I parametri per le zone colorate potrebbero cambiare
I parametri per decidere quali Regioni cambiano zona e colore, però, potrebbero cambiare molto presto. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, proprio oggi: peserà di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori. Non è chiaro da quando verranno modificati i parametri, soprattutto in vista del rischio che qualche Regione superi la soglia per entrare in zona gialla già venerdì prossimo. A premere per una revisione sono anche le Regioni, che chiedono proprio ciò su cui sembra concordare ora il ministro: in una fase avanzata (ma non ultimata) della campagna vaccinale, in cui la maggior parte dei contagi si verifica nelle fasce più giovani della popolazione, eventuali chiusure devono essere tarate sull'occupazione dei posti letto in ospedale e delle terapie intensive. Quasi certamente, a questo punto, la revisione arriverà la prossima settimana. Altrimenti, da venerdì prossimo, l'Italia tornerà a dividersi in zone colorate.