Quali Regioni cambiano colore: tutta Italia in zona gialla, ecco quando arriverà la zona bianca
Da lunedì 24 maggio tutta l’Italia dovrebbe essere in zona gialla. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità porterà alla firma della nuova ordinanza da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, che determinerà il passaggio in zona gialla anche per la Valle d’Aosta, unica Regione ancora in arancione. Da lunedì, quindi, tutta l’Italia sarà in giallo. Il nuovo monitoraggio e la nuova ordinanza seguiranno, per la prima volta, i nuovi criteri stabiliti dall’ultimo decreto Covid per il cambio di colore delle Regioni: assumono più importanza l’incidenza dei contagi e i ricoveri, mentre perdono peso l’indice Rt e la classificazione complessiva di rischio. Fino a metà giugno circa, comunque, i due criteri coesisteranno, ma in caso di discordanza prevarrà sempre quello in cui una Regione ha uno scenario migliore (se un indicatore è da zona gialla e l’altro da arancione prevarrà comunque la zona gialla).
Il nuovo monitoraggio dovrebbe confermare un’incidenza inferiore ai 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti per tutte le Regioni, il che vuol dire certezza della zona gialla. Non solo perché i contagi sono in calo, ma anche perché i nuovi parametri favoriscono i passaggi in zone con meno restrizioni. E avvicinano tanti territori anche alla zona bianca: l’ipotesi è che, se continuasse questo trend, tutta l’Italia entro fine giugno diventi bianca. Dal 31 maggio dovrebbe già toccare a Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 giugno potrebbe essere la volta di Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, mentre dal 14 giugno potrebbero entrare in zona bianca Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia.
Tutta l’Italia verso la zona gialla
Attualmente sono in zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. L’unico territorio rimasto in zona arancione, fino a questa settimana, è la Valle d’Aosta. Con il monitoraggio di oggi e con la conseguente ordinanza di Speranza anche quest’ultima Regione dovrebbe passare in zona gialla, formando così un’Italia tutta gialla.
Il calendario della zona bianca Regione per Regione
L’obiettivo, però, ora è diventato raggiungere la zona bianca, dove le uniche regole in vigore sono quelle su mascherine e distanziamento, con tanto di abolizione (anticipata rispetto al 21 giugno) del coprifuoco. Nel monitoraggio di oggi ci dovrebbero essere già tante Regioni con un’incidenza da zona bianca, ovvero inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti: Molise 19, Friuli-Venezia Giulia 24, Sardegna 25, Abruzzo 42, Liguria 42, Veneto 45 e forse anche l’Umbria. Per entrare in zona bianca, però, servono tre settimane consecutive con meno di 50 casi di incidenza: per Molise, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia questa è già la seconda settimana al di sotto di questa soglia. Dovrebbero raggiungerla per la prima volta, invece, Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Le prime sperano nella zona bianca, salvo improvvisi cambiamenti della situazione epidemiologica, dal 31 maggio; le seconde dal 7 giugno.
Anche le altre Regioni iniziano a pensare alla zona bianca, tanto che al momento – secondo i dati riportati dal Sole 24 Ore – solamente tre hanno un’incidenza intorno ai 100: Basilicata, Campania e Valle d’Aosta. Tutte le altre sono molto al di sotto di questo valore: Emilia-Romagna 68, Lazio 64, Lombardia 63, Sicilia 68. Se la prossima settimana raggiungeranno l’obiettivo di scendere sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, come suggerisce il trend, potrebbero entrare in zona bianca a partire dal 14 giugno. Potrebbero dover attendere una settimana in più (ma non è detto che i contagi non scendano più rapidamente) Calabria (71), Marche (75), Piemonte (71), Puglia (74) e Toscana (84). Se la curva dei contagi dovesse continuare a scendere vertiginosamente, inoltre, è possibile che tutta l’Italia entri in zona bianca entro la fine di giugno.