Quali attività potrebbero riaprire dopo Pasqua: il governo studia un piano per aprile
Pasqua si avvicina, ma tutta l'Italia guarda già oltre. Gli occhi sono puntati su quello che succederà dopo le feste, ma soprattutto su quello che deciderà il governo Draghi. Il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi mercoledì per produrre un nuovo decreto legge che decida le misure restrittive da dopo Pasqua a fine aprile. Il presidente del Consiglio ha già preannunciato che si va verso un rinnovo delle regole attuali, ovvero la sospensione della zona gialla in tutta Italia, ma con alcune riaperture già previste, come quella della scuola. Il pressing della Lega e di Matteo Salvini si è allentato: si valuterà in base ai dati, ripete Draghi. E proprio per questo motivo è necessario prendere una decisione ora, ma allo stesso modo c'è ampia apertura da parte del presidente del Consiglio a modificare in corsa il decreto.
Il governo verso la decisione: mercoledì il Consiglio dei ministri
Quello dei prossimi giorni è un percorso con delle scadenze nette: oggi pomeriggio l'incontro governo Regioni sul piano vaccinale a cui, oltre ai ministri Speranza e Gelmini, prende parte anche il presidente Draghi. Poi, mercoledì, il Consiglio dei ministri per decidere sulle nuove restrizioni. La linea del rigore, portata avanti dal ministro della Salute, dovrebbe prevalere ancora, con Forza Italia e Partito Democratico prudenti sulle riaperture e la Lega che insiste nel dare il via libera prima possibile alle attività dove i dati lo consentono. La sintesi di Draghi mette in chiaro le cose: si guardano i dati e si decide in base a quelli. Perciò si va verso un decreto legge che abbia validità fino a fine aprile e che, probabilmente, confermerà le misure attuali, ma con la possibilità di modificarlo a metà aprile, per permettere eventuali riaperture dove possibile.
Quali attività potrebbero riaprire ad aprile e quali no
Dopo Pasqua torneranno in presenza le scuole fino alla prima media, anche in zona rossa. La decisione è stata già annunciata da Draghi ma andrà confermata nel nuovo decreto Covid. In zona arancione torneranno in classe i ragazzi fino alla terza media e gli studenti delle superiori al 50%. Si tratta del "tesoretto" che vuole investire il governo. Bar e ristoranti restano chiusi, con la possibilità di lavorare con servizio d'asporto e consegna a domicilio. Se dovessero migliorare i numeri del contagio si potrebbe pensare di riaprire al pubblico i servizi di ristorazione, ma al momento non sembra un'ipotesi concreta. Stesso discorso per ciò che riguarda cinema e teatri, che avrebbero dovuto riaprire il 27 marzo in zona gialla. Cancellate le fasce di colore in cui sarebbe stato possibile, sono rimasti chiusi. Il discorso è lo stesso: l'ipotesi di riaprire le sale nelle Regioni con contagi più bassi c'è, ovviamente utilizzando i nuovi protocolli di sicurezza, ma per ora non si sa quando verrà ripristinata la zona gialla. Sembra lontana, invece, la possibilità di vedere la riapertura delle piscine e delle palestre, rimandata almeno a maggio. I negozi, invece, saranno aperti solo in zona arancione e non in zona rossa, come è stato finora.