Qatargate, Cozzolino arrestato per partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio
L'europarlamentare Andrea Cozzolino è stato arrestato questa sera, nell'ambito dello scandalo Qatargate. A quanto si apprende sarà portato nel carcere napoletano di Poggioreale, al termine dei rilievi fotodattiloscopici.
Ad Andrea Cozzolino in serata il Gico del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha notificato un mandato di arresto europeo emesso dalla procura federale belga.
"Dagli elementi raccolti dai servizi segreti del Belgio appare che anche Andrea Cozzolino, insieme ad Antonio Panzeri e Francesco Giorgi, abbia ricevuto direttamente dei fondi dal signor Atmoun", l'ambasciatore del Marocco in Polonia. È quanto si legge nel testo del mandato d'arresto europeo emesso dai magistrati belgi nei confronti dell'europarlamentare, visionato da Fanapage.it. Cozzolino, viene spiegato, aveva "contatti diretti" con Atmoun e il 1 giugno 2022, durante un incontro a Varsavia tra i due, ha ricevuto anche "un'onorificenza e una cravatta e avrebbe discusso la linea da seguire alla commissione mista Ue-Marocco del Pe".
Sono partecipazione a un'organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio i reati contestati. Nell'atto del Tribunale di primo grado francofono di Bruxelles si parla di "gravi indizi di colpevolezza" e del "timore che" l'indagato possa "commettere nuovi reati o delitti analoghi o più gravi" o che "ostacoli il regolare svolgimento delle indagini o si sottragga all'azione della giustizia tentando di occultare prove, o di entrare in collisione con terzi al fine di impedirle o per indurre false testimonianze".
A tirarlo in ballo, come viene ricostruito nelle 23 pagine del mandato, è un interrogatorio del suo ex assistente Francesco Giorgi ("Cozzolino è implicato per il Marocco", dice testualmente al magistrato). Cozzolino dal 2019 è presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Magreb e l'unione del Maghreb arabo, co-presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Ue, e dal 2022 membro della commissione d'inchiesta del Parlamento europeo Pegasus. Panzeri e Giorgi, si legge ancora nel mandato, hanno fatto pressioni in cambio di denaro per avere decisioni o dichiarazioni a favore del Marocco in seno al Parlamento europeo in particolare attraverso Eva Kaili, Marc Tarabella, Andrea Cozzolino e Maria Arena, nella tesi degli inquirenti.