Qatargate, cosa ha detto Panzeri ai magistrati: il verbale dell’interrogatorio e i nuovi sviluppi
Il nome di Andrea Cozzolino, europarlamentare sospeso dal Partito Democratico per via di un possibile coinvolgimento nell'inchiesta sulla corruzione a Strasburgo, l'ha fatto Antonio Panzeri. La figura centrale della vicenda Qatargate, infatti, ha raccontato ai magistrati belga la sua versione dei fatti, coinvolgendo anche altre persone e collaborando con i pm. Il verbale del suo interrogatorio – risalente a circa una settimana fa e pubblicato oggi dal Fatto Quotidiano – chiarisce la posizione di Panzeri: "L’origine di tutto, fondamentalmente, è stata dopo il 2019 e l’accordo prevedeva che avremmo lavorato per evitare delle risoluzioni contro i Paesi e in cambio avremmo ricevuto 50mila euro – ha raccontato Panzeri – questo accordo è stato passato al Marocco e in un certo senso ha continuato, ed è stato continuato tramite l’ambasciatore attuale che è a Varsavia Atmun Abderrahim".
Poi però, l'ex sindacalista comincia a fare i nomi: "Aggiungo che non ho prove, ma voi dovreste controllare il presidente attuale della delegazione del Maghreb", dice Panzeri ai pm. Si parla, ovviamente, di Andrea Cozzolino. "È il parlamentare di cui Giorgi è l’assistente – insiste Panzeri – questo parlamentare è responsabile di chiedere risoluzioni d’urgenza ma questo non passa da noi, questo passa direttamente quindi non conosco bene la base ma so che è successo". Le risoluzioni d'urgenza permettono di accelerare i tempi per portare un testo al voto in Plenaria, a differenza della normale procedura che richiede mesi.
Panzeri tira fuori anche il nome dell'eurodeputato Tarabella: "Confermo, è andato in Qatar", dice ai magistrati. Quanto a Maria Arena – collega di Tarabella all'Eurcamera – Panzeri aggiunge: "Su di lei non posso dire niente, il problema non è che sia una amica o meno, personalmente dal punto di vista finanziario non ho mai avuto a che fare con lei, so che è andata una volta in Qatar e che ha ricevuto un regalo, ma non so quale". Escluso, invece, il coinvolgimento del segretario del sindacato mondiale Luca Visentini e di Figà-Talamanca. Almeno da Panzeri.