Puzzer si candida con Italexit di Paragone: “Contro vaccino, Green Pass e invio armi in Ucraina”
In vista del voto del 25 settembre Stefano Puzzer, l'ex leader dei portuali di Trieste, diventato il simbolo delle mobilitazioni contro il Green pass obbligatorio, annuncia la sua candidatura alle prossime elezioni nelle liste di Italexit di Gianluigi Paragone. Con lui saranno in lista anche Andrea Donaggio e Franco Zonta, gli altri due fondatori del Comitato ‘La gente come noi'. Lo scrive il sito Trieste Cafè e lo ha confermato all'ANSA lo stesso Puzzer, il quale ha spiegato che "il programma politico è battaglia contro il vaccino obbligatorio, contro il Green pass e contro l'invio di armi all'Ucraina, con una particolare attenzione ai problemi finanziari dell'Italia, che sembra tutti sottovalutino".
La notizia era stata già confermata ieri sera su Twitter dall'ex pentastellato Gianluigi Paragone, espulso dal Movimento all'inizio del 2020: "Il mio Amico Stefano ….si candida con noi!".
"Da sei mesi proviamo a unire tutto il dissenso", unico modo "per andare avanti". Ognuno "giustamente ha fatto le sue scelte, per noi alla fine non è stato semplice scegliere di candidarci, non ci sembrava che fossimo noi quelli che dovevano candidarsi ma se possiamo unire il dissenso mettendoci un'altra volta la faccia, noi lo facciamo". Sono le ragioni che hanno spinto Stefano Puzzer a correre per le prossime elezioni.
"Siamo consapevoli che andrà come andrà, io sono una persona semplice, sono un lavoratore portuale. Sono una persona che vuole solo giustizia e tornare a fare il suo lavoro". La candidatura è soltanto "un passo che faremo per non pentirci un domani di non averlo fatto e di soccombere di nuovo ai soprusi". Noi abbiamo "deciso di metterci la faccia, crediamo nel programma di Italexit, e allora su le maniche e lotta contro il vaccino obbligatorio, contro il Green pass e contro l'invio di armi all'Ucraina, con particolare attenzione al problema finanziario che c'è in Italia in questo momento e che tutti sottovalutano". Puzzer sa bene che "arriveranno delle critiche, da tutte le parti, ma noi lo facciamo per il bene dei nostri figli, per il futuro. Noi non siamo qui per giudicare nessuno, dormiamo serenamente".