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Putin riappare in pubblico: “Problemi di salute? Senza gossip è una noia”

Dopo un’assenza di dieci giorni, che ha alimentato strane teorie e riflessioni di ogni genere, sulle sorti del presidente russo, Putin è riapparso oggi a San Pietroburgo, insieme al suo omologo del Kirghizistan Aslambek Atambajev.
A cura di Biagio Chiariello
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Era il  5 marzo scorso e in quell’occasione ricevette a Mosca il premier italiano, Matteo Renzi. Da allora di Vladimir Putin non si era saputo più nulla. Ma oggi il presidente russo è ricomparso in pubblico a San Pietroburgo, nello storico Palazzo di Costantino, insieme al presidente del Kirghizistan Aslambek Atambajev.  "Se non ci fossero i pettegolezzi sarebbe una gran noia", è stato il primo, sarcastimo, commento del leader del Cremlino, a proposito delle illazioni sulle condizioni di salute e sulla presunta nascita di un figlio dall'amante Alina Kabaeva che ne avrebbero portato all'allontanamento dai riflettori. La tv di Stato “Russia 24” ha mandato in onda un breve filmato dell’incontro. Secondo Ria Novosti, il leader kirghizo ha assicurato che Putin è in buona salute perché “non solo cammina, ma guida anche”. Atambaiev ha infatti detto che il suo omologo russo lo avrebbe portato in giro in auto per il territorio del palazzo.

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Che succede a Putin?

Il video di Ria Novosti fuga dunque i dubbi sull’ipotesi della sua morte, ma tiene accese le perplessità sulle condizioni di salute di Putin. Sulla vicenda della salute di Putin il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è stato categorico nel mettere la parola fine: "L'ho detto ormai una decina di volte, non se ne può più", ha tagliato corto Peskov con i giornalisti al seguito . "La prova migliore sullo stato del presidente è il suo stesso incontro con il presidente Atambayev. Dell'altra faccenda non voglio più parlare", ha concluso, secco. Per i giornali internazionali Putin avrebbe un tumore, “forse al pancreas, forse alla spina dorsale”. Ma c’è anche chi, dietro la sua prolungata assenza dalle scene, da’ una interpretazione puramente politica. L’ex ambasciatore di Israele in Russia, Zvi Magen, dice all’Haaretz che in Russia “ci sono molti segnali di un colpo di Stato” e che “il movimento dei militari attorno al Cremlino indica che c’è un cambio di governo, o che un tentativo di cambiare il governo è in corso”, portato avanti da “fazioni dell’esercito in lotta tra loro, o influenti imprenditori”.

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