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Provenzano a Fanpage: “Meloni prenda le distanze da Abascal, è alleanza che fa un danno all’Italia”

“Si dicono nazionalisti, ma agiscono contro l’interesse nazionale di cui si riempiono la bocca”: è il giudizio di Giuseppe Provenzano, che in un’intervista con Fanpage.it commenta le alleanze internazionali su cui punta il governo Meloni. E in particolare, sul leader di Vox che sarà ospite d’onore ad Atreju dice: “Quando PeSanchez giurava da primo ministro spagnolo, cosa faceva Meloni? Riceveva in pompa magna Abascal. Così mina le relazioni tra l’Italia e un nostro alleato, con cui invece dovremmo fare battaglie comuni”
A cura di Annalisa Girardi
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"Sono anni che chiediamo a Giorgia Meloni di prendere le distanze da Vox e dal suo amico Santiago Abascal, perché Vox è una forza estremista e anche eversiva". È un giudizio netto quello espresso da Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico, in un'intervista con Fanpage.it, parlando delle relazioni internazionali del governo italiano. "Vox ha lanciato l'assalto alle sedi del partito Socialista spagnolo. Ma nel momento in cui Pedro Sanchez giurava da primo ministro di un Paese come la Spagna cosa faceva Meloni? Riceveva in pompa magna Abascal e annunciava di voler continuare a lavorare insieme. Per cosa? Forse per minare le relazioni tra l'Italia e un nostro alleato, con cui invece dovremmo fare battaglie comuni, per esempio sulla riforma dell'Europa e della governance economica?", prosegue il deputato.

Provenzano critica l'invito di Abascal ad Atreju, kermesse di Fratelli d'Italia, sottolineando il fatto che questo sia arrivato mentre in Spagna infiamma la polemica per alcune frasi del leader di Vox, che ha parlato di "appendere per i piedi Pedro Sanchez". Per l'ex ministro "l'invito ad Atreju dopo le frasi gravissime che Abascal ha pronunciato in queste ore, è doppiamente grave". E aggiunge: "Non solo per la credibilità internazionale di Giorgia Meloni, che è la presidente del Consiglio, ma anche perché è un danno ai nostri interessi: mina le relazioni con un Paese con cui noi condividiamo sfide comuni".

C'è un'altra questione, secondo il deputato dem, e riguarda il posizionamento delle forze liberali: "Le forze che si dichiarano liberali non possono più tacere. Queste dichiarazioni oscene di Abascal sono state pronunciate il giorno dell'insediamento di un altro estremista al potere, che è il nuovo presidente dell'Argentina. Si pone la questione ancora una volta di una complicità del mondo liberale con l'estremismo di destra reazionario. E non è la prima volta nella storia", afferma.

Un asse tra il PPE con i partiti sovranisti è in discussione anche in vista delle prossime elezioni europee. Matteo Salvini vuole replicare il modello italiano, ma Antonio Tajani ha messo in chiaro che i Popolari non staranno mai dalla parte di schieramenti come il Rassemblement National o Alternative für Deutschland, alleati della Lega in Europa. "Per fortuna su questo la discussione nel Partito Popolare è stata molto chiara. La maggioranza si è espressa per rifiutare ogni possibile collaborazione con le forze estremiste di destra", sottolinea Provenzano. Che poi aggiunge: "Quello che mi preoccupa nei prossimi mesi è una campagna elettorale in Italia in cui c'è una sfida, tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, a chi copre più a destra lo spettro politico. Lo abbiamo visto con la manifestazione di Salvini a Firenze, così come vediamo questa presenza scandalosa di Abascal ad Atreju. Queste sono politiche che fanno male all'Italia. Ad esempio: Geert Wilders è il nuovo amico di Salvini, ma è quello che diceva pubblicamente di non voler dare neanche un centesimo all'Italia. E Abascal è quello che sta mettendo in discussione un governo democraticamente e legittimamente eletto, con il quale l'Italia dovrebbe lavorare e avere buone relazioni".

Il centrodestra italiano, ha sottolineato ancora Provenzano, "non ha costruito alcun tipo di alleanza, che andava ricercato in primo luogo con la Spagna e con la Francia per avere un blocco che potesse cambiare le regole europee". Il deputato ha poi concluso: "Questo è un danno per il nostro Paese. Loro si dicono nazionalisti, ma agiscono contro l'interesse nazionale di cui si riempiono la bocca".

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