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Prove di dialogo tra Pd e M5s, ma resta il nodo Ucraina: cosa ha detto Schlein sulla guerra

La leader del Pd Elly Schlein ha ribadito la sua posizione sulla guerra, che resta distante da quella del M5s: “Non è mai stato in discussione il nostro pieno supporto al popolo ucraino, ma credo anche che la sinistra debba continuare a perseguire un mondo di pace. Le due cose non sono in contraddizione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'abbraccio tra il leader del M5s Giuseppe Conte e la neo segretaria del Pd Elly Schlein alla manifestazione antifascista di Firenze c'è stato. E potrebbe essere un primo mattone per costruire un futuro un'alleanza, anche se è prematuro parlarne.

La piattaforma comune su cui lavorare comprende ambiti come scuola, sanità pubblica e difesa della Costituzione. Ma la questione dell'invio di armi all'Ucraina è ancora un tema che allontana i due partiti. Il M5s resta infatti convinto sul no a nuovi invii, mentre la leader del Pd resta invece nel solco già tracciato dal suo predecessore Enrico Letta, pur sottolineando l'urgenza di intensificare gli sforzi diplomatici per arrivare alla pace, il prima possibile.

Schlein lo ha ribadito anche oggi al corteo: "Non è mai stato in discussione il nostro pieno supporto al popolo ucraino ad un anno dall'invasione criminale voluta da Putin, ma credo anche che la sinistra debba continuare a perseguire un mondo di pace, un futuro di pace, mobilitarsi in questa direzione chiedendo all'Unione Europea un forte impegno ed anche un forte protagonismo politico diplomatico. Le due cose non sono in contraddizione", ha detto a margine della manifestazione per le violenze al liceo Michelangiolo di Firenze.

Una posizione ribadita anche parlando col New York Times, il quotidiano statunitense che oggi le ha dedicato un ritratto descrivendola così: "È difficile incarnare il cambiamento in Italia più di Elly Schlein".

La leader dem ha sottolineato che il suo partito è totalmente a sostegno dell'Ucraina contro l'"invasione criminale" della Russia, e per questo ha votato per mandare armi anche quest'anno "perché ora è necessario".

I sostenitori dell'Ucraina, tuttavia, sono preoccupati per il suo impegno pacifista. Ma la neo leader ha spiegato al Nyt che sente un legame personale con l'Ucraina. Il nonno era ucraino ed emigrò negli Stati Uniti, mentre la parte della famiglia che rimase in patria fu spazzata via nell'Olocausto. Suo nonno italiano, che divenne un parlamentare socialista, rifiutò di indossare le "camicie nere dei fascisti" durante la sua laurea e fu "un avvocato antifascista" che "difese gli ebrei nei processi".

Quella storia familiare l'ha resa molto sensibile a "ciò che il nazionalismo ha portato nel continente europeo", sostenendo che "questa guerra è una guerra nazionalista di Putin".

La posizione del nuovo Pd di Schlein sulla guerra è stata ribadita anche dalla deputata dem Chiara Gribaudo: "Noi vogliamo tenere il partito unito e meno che mai creare inquietudini sul tema. Ma non è per questo che non cambieremo linea politica sull'Ucraina. Lo facciamo perché siamo convintamente al fianco dei resistenti ucraini contro l'aggressione imperialista di Putin. Non ci sono dubbi né tentennamenti", ha detto oggi a Il Foglio.

‘Non cambiamo di una virgola il nostro posizionamento internazionale. L'Italia appartiene fieramente alla comunità di destino dell'Europa e per fortuna è nell'alleanza atlantica. Diciamo le cose come stanno. Se non avessimo sostenuto anche militarmente l'Ucraina, la resistenza di quel popolo fiero e coraggioso sarebbe stata vinta dalla Russia. E oggi staremmo parlando di altro. Quindi abbiamo fatto bene, per quanto sia una scelta dolorosa. La guerra non può essere la soluzione di un conflitto, ma allo stesso tempo non possiamo far passare la resa, che qualcuno vuole, come pace. Tutti quanti noi vogliamo la pace, ma, come ha detto il presidente Mattarella, deve essere una pace giusta. E qui vorremmo sentire la voce europea, più forte e più unita. L'Europa ha la forza, non solo diplomatica, per avviare un negoziato di pace. Ma questo può avvenire solo se l'Ucraina resiste".

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