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Protezione temporanea profughi ucraini: Camera approva all’unanimità decreto che proroga le misure

Via libera unanime, da parte della Camera, con 272 sì, nessun voto contrario ed un astenuto, al decreto che proroga al 31 dicembre 2023 la protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina. Il provvedimento passa all’esame del Senato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Via libera all'unanimità nell'Aula della Camera al decreto legge che contiene disposizioni urgenti di protezione temporanea per i profughi ucraini, fuggiti a causa dell'invasione russa e arrivati in Italia. Il testo, approvato a Montecitorio con 272 voti a favore, nessun contrario e un solo astenuto, passa al Senato e deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il prossimo 1 maggio. Il provvedimento proroga fino al 31 dicembre 2023, nuovo termine dello stato d'emergenza, le misure di assistenza e accoglienza disposte in precedenza.

Con lo scoppio della guerra l'anno scorso l'Europa ha attivato per la prima volta la direttiva 55  per la "Protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati", approvata nel 2001 e fino a marzo 2022 mai utilizzata. La direttiva consente l'accoglienza collettiva di grandi numeri di profughi in Ue, in caso di conflitti, violenze o violazioni dei diritti umani, e viene assicurata a coloro che non possono rientrare nei propri Paesi d'origine, velocizzando le normali procedure per la richiesta di asilo.

Deliberata dal Consiglio Ue, e poi recepita in Italia tramite un decreto del presidente del Consiglio, ha durata di un anno e può essere rinnovata fino a due, garantendo una protezione immediata e temporanea per gli sfollati, e promuovendo una partecipazione equa e bilanciata da parte dei paesi dell'Ue che ricevono i profughi, senza però prevedere una distribuzione obbligatoria dei richiedenti asilo nei paesi dell'Ue. Con il provvedimento emanato alla fine di marzo 2022 i profughi arrivati in Italia hanno usufruito della protezione temporanea per i rifugiati, con durata di un anno, a partire dal 24 febbraio 2022, data dell'inizio della guerra in Ucraina. In questa categoria rientrano non solo i residenti in Ucraina, ma anche cittadini dei Paesi terzi che beneficiavano di protezione internazionale e i loro familiari.

Cosa dice il decreto sulla protezione temporanea dei profughi ucraini

Il decreto stabilisce la prosecuzione dell'accoglienza diffusa per un massimo di 7mila persone, con lo stanziamento di 49,6 milioni per l'anno 2023, autorizzando a tale scopo anche convenzioni territoriali tra Regioni, enti del terzo settore e privati, previo nulla osta del Dipartimento della protezione civile. Nell'ambito del fabbisogno sanitario standard per l'anno 2023, si proroga la garanzia di accesso all'assistenza sanitaria sul territorio nazionale per i richiedenti e titolari della protezione temporanea a condizioni di parità con i cittadini italiani.

Vengono inoltre prorogati i permessi di soggiorno in scadenza il 4 marzo 2023 rilasciati ai profughi provenienti dall'Ucraina e il riconoscimento delle qualifiche professionali del personale medico e sanitario ucraino.

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