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Proteste al comizio di Meloni a Palermo, la Questura: “Agente colpito da un pugno”

Disordini a Palermo, dove diversi gruppi di manifestanti che volevano protestare durante l’intervento di Giorgia Meloni sono stati bloccati dalle forze dell’ordine e tenuti fuori dal perimetro del comizio. Da una nota della Questura si evince che un agente della Digos è stato colpito da un manifestante.
A cura di Andrea Parrella
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Contestazioni e incidenti a Palermo per il comizio elettorale di Fratelli d'Italia, con la presenza di Giorgia Meloni in piazza Politeama. Durante il discorso della leader di Fratelli d'Italia davanti al Politeama, un gruppo di contestatori è stato bloccato dalle forze dell'ordine prima di poter arrivare a piazza Politeama, dove si stava tenendo il comizio. Una protesta composita, da cartelli con slogan come "Meglio porco che fascista" a quelli contro l'abolizione del reddito di cittadinanza, così contro l'obiettori di coscienza e in difesa del diritto all'aborto. Il gruppo è stato bloccato fra via Principe di Belmonte e via Ruggero Settimo con diverse cariche da parte delle forze dell'ordine.

Bloccato un manifestante

Come afferma la Questura del capoluogo siciliano attraverso una nota, un agente della Digos di Palermo è stato colpito al volto da un pugno di un manifestante. Nella nota, riportata da AGI, si sottolinea che nel corso di "diversi episodi di contenimento" di un gruppo di manifestanti che intendevano contestare il comizio di Giorgia Meloni "non si sono registrati né momenti di contatto con le Forze dell'ordine né cariche da parte della polizia". Viene segnalato il fermo di un manifestante "dopo avere lanciato una bottiglia nei confronti delle forze dell'ordine". La sua posizione, in questi momenti, è al vaglio degli investigatori".

Manifestanti tenuti lontani dal comizio

Le forze dell'ordine avevano messo a punto un dispositivo di sicurezza che ha di fatto impedito ai gruppi di contestazione di raggiungere il luogo del comizio, contenendo la protesta e tenendola all'esterno del perimetro interessato. Cordoni che, precisa la Questura, "Sono state realizzate continue riprese da parte degli operatori della Polizia Scientifica attraverso il cui esame sono in corso le operazioni di identificazione utili al successivo deferimento dei responsabili di episodi violenti all'Autorità Giudiziaria". Alcune riprese pubblicate da Palermo Today mostrano i manifestanti bloccati fra via Principe di Belmonte e via Ruggero Settimo dopo essere stati bloccati dalle forze dell'ordine, in protesta contro la situazione di stallo: "È arresto preventivo, denunciate questa situazione".

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