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Proroga rottamazione quater nel dl Anticipi, scoppia bagarre in Aula, Pd urla “Condono! Condono!”

Via libera dell’Aula del Senato all’emendamento presentato dal senatore di Forza Italia Claudio Lotito al decreto Anticipi, che riapre al 18 dicembre le scadenze del 31 ottobre e del 30 novembre per i versamenti da parte dei soggetti che hanno aderito alla rottamazione quater.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'aula del Senato ha approvato, con 87 voti favorevoli e 58 contrari, l'emendamento al decreto Anticipi, a firma Claudio Lotito (FI) che riapre al 18 dicembre le scadenze del 31 ottobre e del 30 novembre per i versamenti da parte dei soggetti che hanno aderito alla rottamazione quater. L'emendamento è stato approvato a maggioranza con il parere favorevole del governo: i voti a favore sono stai 87, i contrari 58, nessun astenuto.

In Aula è scoppiata una bagarre. L'ok è infatti arrivato dopo una breve sospensione dei lavori dell'Aula durante le dichiarazioni di voto, a causa delle forti proteste delle opposizioni contro interventi dei senatori della maggioranza, che hanno tenuto a sottolineare come non si tratti di un condono. Il relatore del provvedimento, il forzista Dario Damiani, ha difeso la proroga dicendo che si tratta solo di un "aggiustamento di contabilità di bilancio", e spiegando che visto che la contabilità si chiude il 18 dicembre, "così portiamo il pagamento entro quella data allungando la possibilità di far entrare soldi nelle casse dello Stato".

La seduta è stata sospesa per qualche minuto mentre stava intervenendo il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo. "Questa è una remissione in termini, lo dico al senatore Manca che segue queste questioni in commissione bilancio e che quindi dovrebbe conoscere la materia", sono state le parole del leghista. Il caos è iniziato dopo che dai banchi del Pd il senatore Filippo Sensi ha gridato "Condono! Condono!" rivolgendosi ai banchi del governo, dove era presente il sottosegretario all'agricoltura Patrizio La Pietra. Le parole di Sensi sono state capite male ed in interpretate come un insulto rivolto proprio al sottosegretario, che ha reagito. Dopo la sospensione dei lavori il senatore dem e La Pietra si sono chiariti ed i lavori sono ripresi.

"Siamo di fronte ad una maggioranza e ad un governo arroganti. Arroganti nei confronti dell'opposizione che, secondo loro, non dovrebbe nemmeno denunciare le porcate che fanno per favorire i furbi. Arroganti perché hanno raccontato agli italiani che avrebbero risolto i problemi degli italiani e invece non sanno cosa fare sulle pensioni per medici e dipendenti pubblici ma riescono a proporre un nuovo condono per la rottamazione delle cartelle e a fare sconti sugli extra profitti alle aziende energetiche. Ovviamente non una lira per gli affitti o per la gratuità del trasporto pubblico per i giovani. Siamo curiosi di sapere cosa faranno sulla manovra, visto che hanno annunciato che erano ‘pronti' ma non c'è ancora traccia di un testo", ha commentato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

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