Gli appassionati della “vera” storia del Patto del Nazareno farebbero bene a preparare spumante e palloncini: ancora tre settimane e bisognerà festeggiare il primo compleanno di quell’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che ormai anche i custodi della “stampa che conta”, a cominciare da Ferruccio de Bortoli, guardano con sospetto e vorrebbero scoprire in tutti i suoi aspetti. Già: il prossimo 15 ottobre quell’accordo compie esattamente un anno ed è in piena salute, cresce vigoroso e sano. Il patto d’acciaio siglato tra Matteo e Silvio, infatti, non risale né al 2010, quando l’allora sindaco di Firenze si recò ad Arcore per un famoso incontro, ma nemmeno al 18 gennaio 2014, quando per la prima volta i due leader si incontrarono presso la sede del Pd e ufficializzarono la “profonda sintonia”.
Il 15 ottobre 2013 cambia la politica italiana – La “firma” sotto quell’accordo, e questo nessuno lo hai mai scritto, risale invece al 15 ottobre 2013. E’ Matteo Renzi, all’epoca in corsa per le primarie per la segreteria del Pd che vincerà dopo poco meno di due mesi, a cercare Berlusconi al telefono proponendogli un accordo. Il Cavaliere accetta di buon grado, essendo in un momento di fortissima crisi politica e giudiziaria. E da quel momento, nella politica italiana, nulla sarà più come prima.
Cosa si dissero i due protagonisti in quella telefonata così lunga e soddisfacente? Renzi aveva già in mente di scalzare da Palazzo Chigi Enrico Letta, all’epoca ancora in sella. Per riuscirci, però, aveva bisogno di un “aiutino” per conquistare il partito e poi scalzare “Enricostaisereno” dalla poltrona di Primo Ministro: ci sarebbe riuscito il 14 febbraio successivo. E quell’aiutino non poteva che venire da Silvio Berlusconi. Un mese esatto dopo la sottoscrizione del patto, Berlusconi archivia il Pdl e ufficializza la nascita di Forza Italia: è il 16 novembre 2013. Dieci giorni dopo, sulla Legge di Stabilità, Berlusconi esce dalla maggioranza e per il governo di Enrico Letta si avvicina la fine. Durerà altri 90 giorni, minato anche e soprattutto dal primo incontro alla luce del sole tra Berlusconi e Renzi, il 18 gennaio 2014. Il 14 febbraio, appunto, Letta va a casa e Renzi a Palazzo Chigi.
Da quel momento tra Berlusconi e Renzi c’è stato un patto di consultazione costante, continuo. Tanto forte, quella sintonia, da travolgere tutto e tutti: Nuovo Centro Destra, minoranza interna di Forza Italia, minoranza interna del Partito Democratico. Berlusconi è stato restituito ai riflettori della politica nel ruolo da lui sognato, quello di statista e “padre della Patria”. I dettagli più inconfessabili dell’accordo? Ci sarà tempo e modo per parlarne…