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“Prof. non crede al Natale? E allora lavori pure il 25 dicembre”: la proposta della Lega

Il capogruppo al Senato del partito dei riti celtici propone ai professori non cristiani la possibilità di avvalersi dell’obiezione di coscienza e dunque di poter andare a lavorare durante le ferie.
A cura di Redazione
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Gianmarco Centinaio.
Gianmarco Centinaio.

La difesa della Lega Nord delle tradizioni cristiane dell'Italia passa per la messa in discussione delle ferie natalizie. Gianmarco Centinaio, capogruppo del Carroccio in Senato, è il primo firmatario di un disegno di legge che dà la possibilità ad atei e fedeli di altre religioni di lavorare anche a scuola durante le ferie natalizie. "Il No Natale – spiega l'esponente leghista – si traduce coerentemente nel No festa, con insegnanti o presidi che in quei giorni, festivi per i cattolici, possono invece andare al lavoro esercitando un loro legittimo diritto". Una sorta di obiezione di coscienza da estendere agli insegnanti, che potranno così esercitare durante le ferie natalizie, pasquali e il ponte dell'Immacolata il potere di non fare festa, in modo tale che "loro saranno a scuola e i nostri figli saranno a casa". Una proposta, quella della Lega, provocatoria "ma non troppo", come ammette Centinaio, che spiega che "voler a tutti i costi cancellare i simboli della nostra identità in nome di un mal interpretato laicismo significa rinunciare ai principi su cui si fonda la nostra società, dato che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano".

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