Processo Ruby: dopo Berlusconi, ora rischiano 32 “falsi” testimoni

Innanzitutto le Olgettine, poi il giornalista Carlo Rossella, la deputata PdL Maria Rosaria Rossi, il cantante Mariano Apicella, l'ex massaggiatore del Milan, Giorgio Puricelli, ma anche un funzionario della questura, Giorgia Iafrate. Sono solo alcuni dei 32 testimoni venuti in difesa di Silvio Berlusconi nell'ambito del Processo Ruby. Ieri, l'ex premier è stato condannato in primo grado a 7 anni e adesso alla Procura di Milano verranno trasmessi gli atti perché contro di loro si apra un procedimento per "falsa testimonianza". La disposizione riguarda anche i consiglieri diplomatici del Cavaliere, Valentino Valentini e Bruno Archi, oggi parlamentari, che hanno riferito di un colloquio tra Berlusconi e Mubarak in un pranzo ufficiale a Roma, nel maggio 2010: si sarebbe fatto cenno a Ruby senza che l'ex presidente egiziano capisse a cosa si stesse facendo riferimento. Nei verbali si fa riferimento anche a varie ragazze: Barbara Faggioli, Ioana Visan, Lisa Barizonte, gemelle De Vivo, Roberta Bonasia: tutte, nell'aula del Tribunale di Milano, avevano parlato delle serate di Arcore come "cene eleganti", sostenendo che Ruby fosse maggiorenne.
La lista: Antonio Passaro, Michelle Conceicao, Serena Facchineri, Valentino Valentini, Bruno Archi, Giuseppe Estorelli, Giorgia Iafrate, Barbara Faggioli, Lisa Barizonte, Ioana Visan, Elisa Toti, Cinzia Molena, Marianna Ferrero, Manuela Ferrero, Miriam Loddo, Ioana Claudia Amarghioalei, Francesca Cipriani D’Altorio, Eleonora De Vivo, Concetta De Vivo, Marysthell Garcia Polanco, Giovanna Rigato, Raissa Skorkina, Giorgio Puricelli, Carlo Rossella, Roberta Bonasia, Maria Rosaria Rossi, Licia Ronzulli, Renato Cerioli, Lorenzo Brunamonti, Danilo Mariani, Simonetta Losi, Mariano Apicella.
Quei 2.500 per le Olgettine … " In particolare la difesa di Berlusconi puntava forte sulla testimonianza della Iafrate, la giovane poliziotta che era di turno la notte del 27 maggio 2010, quella del rilascio di Ruby, alla questura di Milano. La funzionaria aveva chiarito di aver agito "nell'ambito dei miei poteri di pubblico ufficiale" e "di fronte alla scelta se lasciare la ragazza in questura in condizioni non sicure o affidarla a un consigliere regionale, ho ritenuto di seguire quest'ultima possibilità". Senza contare che lo stesso Berlusconi ora rischia di essere incriminato di corruzione in atti giudiziari o reati simili per aver versato ogni mese 2.500 euro a una quarantina di ragazze-testimoni. L'ipotesi dell'accusa è che l'imputato-Berlusconi abbia potuto “organizzare” le false testimonianze delle Olgettine, in cambio di denaro. "Mantengo queste ragazze, perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo", aveva spiegato il Cavaliere lo scorso anno ai cronisti, partecipando ad un'udienza del Ruby-gate.