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Processo Ruby, chiesto rinvio a giudizio per Berlusconi dalla Procura di Torino

In uno dei filoni dell’inchiesta “Ruby ter” Silvio Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari insieme alla modella Roberta Bonasia.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una richiesta di rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi è stata depositata dalla Procura di Torino. Il procedimento è uno dei filoni della cosiddetta inchiesta "Ruby ter" nato dalla decisione presa il 29 aprile 2016 da un gup di Milano di "spacchettare" il processo principale e di trasferire gli atti a sette diverse procure per competenza territoriale. Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari insieme a Roberta Bonasia, 32 anni, di Nichelino, ex infermiera poi diventata modella.

Secondo le indagini della procura di Milano, l'ex premier destinò somme di denaro alla Bonasia, affinché fornisse testimonianze non veritiere nei procedimenti sulle cene di Arcore. Il bonifico alla modella era stato fatto su una banca torinese, e per questo la competenza territoriale è della Procura del capoluogo piemontese. Per la donna si è così aggiunta un'ipotesi d'accusa di false dichiarazioni. Bonasia aveva vinto nel 2010 il titolo di Miss Torino e ha poi partecipato al concorso nazionale di Miss Italia. 

Karima El Mahroug, una delle donne dello scandalo del Bunga Bunga di Silvio Berlusconi è al centro della vicenda da cui partì il "Rubygate". Il caso coinvolse oltre all'allora premier Silvio Berlusconi anche il giornalista Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, la giovane, ribatezzata Ruby Rubacuori, fu arrestata a Milano per furto. Prova di documenti fu portata in questura. Due ore dopo lo stesso presidente del Consiglio si premurò di telefonare al capo della polizia di Milano, dichiarando che la ragazza era in realtà la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak. Per evitare una crisi diplomatica la ragazza doveva essere subito rilasciata, così disse Berlusconi, e affidata alla consigliera della regione Lombardia del Pdl, Nicole Minetti appunto. La Minetti la condusse però dalla prostituta brasiliana Michelle Conceicao, con cui Karima viveva. Ruby disse di non aver mai avuto rapporti con Berlusconi, ma ammise di aver frequentato le cene di Arcore. In uno di questi eventi il Cavaliere le avrebbe dato una busta con del denaro, 7mila euro in tutto. All'inizio del 2011 il Cavaliere fu messo sotto inchiesta con le accuse di favoreggiamento alla prostituzione minorile e abuso d'ufficio. In primo grado arrivò la condanna per Berlusconi, mentre fu assolto in appello.

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