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Processo Open Arms, domani udienza a Palermo per Salvini: “Orgoglioso di quello che ho fatto”

Il leader della Lega Matteo Salvini domani è atteso nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, e dovrà rispondere di sequestro persona e rifiuto di atti d’ufficio per la vicenda Open Arms. Il segretario del Carroccio: “Salvare vite, combattere i trafficanti di esseri umani e proteggere i confini e la sicurezza di un paese sono in dovere di un ministro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si terrà domani dalle 9.30 a Palermo l'udienza preliminare, davanti al gup Lorenzo Iannelli, per decidere se procedere nei confronti dell'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il giudice dovrà stabilire se disporre il processo a carico del leader della Lega, che sarà a quel punto giudicato dall'autorità giudiziaria ordinaria, o il suo proscioglimento.

Il segretario del Carroccio sarà presente all'udienza, che si terrà nell'aula bunker del carcere Ucciardone del capoluogo siciliano. Salvini, sarà accompagnato dal suo legale di fiducia, Giulia Buongiorno. L'accusa è rappresentata dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Calogero Ferrara.

La vicenda risale all'agosto 2019, quando l'imbarcazione dell'ong spagnola rimase bloccata in mare per 19 giorni. Il 20 agosto poi, dopo il sequestro del natante da parte della procura di Agrigento, venne ordinato lo sbarco di un centinaio di migranti che si trovavano in "condizioni estreme". Da qui le accuse di sequestro e rifiuti di atti d'ufficio formulate dal tribunale dei Ministri di Palermo e ribadite dalla procura, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio.

"Saremo lì a nome di tutte le persone che vedono vita e diritti violati provando ad attraversare il mare", ha annunciato Open Arms, che si costituirà parte civile, insieme a un lungo elenco di realtà, tra cui probabilmente figurerà anche Asgi. Oltre a 5 dei migranti trattenuti per 20 giorni sulla nave spagnola, e che ora vivono in Germania, chiederanno di costituirsi parte civile in udienza preliminare Legambiente, l'associazione Accoglie Rete difesa dall'avvocato Corrado Giuliano, l'Ong Save Human e l'Arci.

"Se rifarei quanto ho fatto nella vicenda Open Arms? Assolutamente, anzi, lo rifarò", ha detto oggi il segretario della Lega, parlando con i giornalisti a Palermo. "Continuo a essere tranquillo. Dispiaciuto, perché ritengo che la giustizia italiana potrebbe investire tempo e denaro nei confronti dei veri delinquenti, ma se sono chiamato in tribunale vado a testa alta e orgoglioso di quello che ho fatto".

"Salvare vite, combattere i trafficanti di esseri umani e proteggere i confini e la sicurezza di un paese sono in dovere di un ministro", ha aggiunto davanti alle telecamere.

E sempre di sequestro di persona Salvini risponde anche a Catania in relazione al caso della nave Gregoretti e dei 131 migranti bloccati al largo di Augusta, che furono poi fatti scendere il 31 luglio 2019. Il 28 gennaio, alle 10, il gup di Catania, Nunzio Sarpietro, ascolterà il premier Giuseppe Conte, dopo che il 12 dicembre, nell'aula bunker del carcere Bicocca, erano stati sentiti gli ex ministri ai Trasporti e alla Difesa, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, e lo stesso Matteo Salvini, che in quell'occasione ha reso dichiarazioni spontanee.

Come primo atto appunto si costituiranno le parti. Ma come prevede il Codice, la stampa non potrà assistere all'udienza: le udienze preliminari si svolgono a porte chiuse, ha sostenuto il gup ai giornalisti che avevano presentato istanza, e in più siamo ancora in piena pandemia. A Catania tuttavia, lo scorso il 12 dicembre, il gup Salpietro aveva autorizzato la presenza dei giornalisti, a turno, all'interno dell'aula bunker del carcere di Bicocca.

La vicenda di Open Arms

Nell'agosto scorso la Open Arms ha a bordo 151 migranti e chiede il permesso di attraccare a Lampedusa. Poi rimane al largo della Sicilia per 19 giorni. Tra l'uno e il 2 agosto Open Arms interviene due volte al largo della Libia, salvando 124 persone e chiedendo un porto sicuro in Italia. La richiesta rimase inascoltata.

Nel frattempo vengono fatte scendere 3 persone per motivi di salute. A bordo ci sono ancora 121 persone tra cui 32 minori (28 quelli non accompagnati). Il 9 agosto i legali di Open Arms depositano un esposto al Tribunale per i minorenni per chiedere lo sbarco immediato e contestualmente presentano una denuncia per verificare se con il blocco a bordo non si stia compiendo un reato.

Poi il 10 agosto altri 39 migranti vengano fatti sbarcare per motivi di salute. Il 12 agosto il tribunale per i minorenni di Palermo ipotizza il reato di respingimento alla frontiera e di espulsione di minori. Il 14 agosto il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso di Open Arms, sospende il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. La nave della Ong spagnola naviga verso le coste italiane ma non riceve dalle autorità l'indicazione del Pos.

Il 16 agosto Open Arms presenta, stavolta alla procura di Agrigento, un esposto per omissione di atti d'ufficio. Mentre altri naufraghi vengono sbarcati per le precarie condizioni di salute, il 20 agosto il capo della Procura di Agrigento Luigi Patronaggio effettua un sopralluogo a bordo della Open Arms. Al termine del sopralluogo dispone lo sbarco immediato e il sequestro della Open Arms, che qualche ora dopo attracca a Lampedusa. A bordo ci sono 83 migranti.

A novembre Salvini viene iscritto nel registro degli indagati della procura di Agrigento per sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio. Il fascicolo viene trasmesso alla procura distrettuale di Palermo, competente nelle ipotesi di reato che riguardano i ministri, che a sua volta gira le carte al Tribunale dei ministri del capoluogo siciliano. A febbraio 2020 il Tribunale dei ministri chiede al Senato l'autorizzazione a procedere. A maggio la Giunta per le immunità respinge la richiesta mentre il Senato l'approva. Ad agosto il fascicolo ritorna a Palermo e la Procura, che lo ha ricevuto dal Tribunale dei ministri, formula la richiesta di rinvio a giudizio al gup di Palermo che fissa l'avvio dell'udienza preliminare, in prima battuta, il 12 dicembre ma la difesa di Salvini, chiede e ottiene un rinvio (al 9 gennaio) perché nella stessa giornata era in corso il procedimento a Catania.

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